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Cultura

Fiorano, un convegno e un concerto in memoria di Mino Bordignon

A Fiorano al Serio nel centenario della nascita del Maestro un convegno e un concerto in memoria di Mino Bordignon

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Sarà dedicato all’indimenticabile figura di Mino Bordignon il convegno che L’Amministrazione Comunale ed il Centro Sociale di Fiorano al Serio, paese natale del Maestro, con il patrocinio della Parrocchia e dell’USCI, hanno organizzato per il 27 novembre 2021 alle ore 16,30 presso il salone delle Scuole Elementari in via Donizetti, 19. L’evento, dal titolo ”Mino Bordignon, la scienza e la magia del Coro” vedrà la presenza di numerosi testimoni: persone che lo hanno conosciuto, che hanno cantato sotto la sua direzione, e che da lui hanno imparato ed approfondito il bellissimo e complesso mondo della coralità:

Federico Bassetto, Maestro di Coro; Luigi Bombardieri, già presentatore del “favoloso” Coro INCAS; Franco Caccia, direttore di “Un Coro per Milano; Paolo Cavagliano, già presidente dei “Cantores Mundi”;  Anna Carissoni, co-fondatrice del Coro Filarmonico di Valseriana; Daniela Caccia, curatrice dei diari di Mino Bordignon ( di prossima pubblicazione).

Coordinato da Laura Saccomandi, il convegno, nel centenario della nascita del Maestro, vedrà allestita presso il salone del Centro Sociale una Mostra storica celebrativa con fotografie e documenti d’epoca. Seguirà alle 20,45 presso la Chiesa di San Giorgio Martire un Concerto del Coro “Antiche Armonie”, diretto dal M. Giovanni Duci, che eseguirà il Kyrie, il Gloria e il Credo della ‘Grande Messa in SI minore’ di J. S. Bach. Ingresso gratuito, con green pass. 

Chi era Mino Bordignon

Secondo molti esperti Bordignon è stato il maggior didatta e direttore di Coro, e non solo d’Italia, dal dopoguerra ad oggi. Alpino non ancora ventenne venne mandato in guerra in Russia e proprio nella tragedia dei lunghi mesi al fronte e della prigionia scoprì il suo prezioso talento musicale che comincerà a mettere a frutto nei tempi della pace e della ricostruzione. E’ infatti in Russia che incontrò Jerema Hordij, il quale lo convinse ad abbandonare gli studi di pianoforte e direzione d’orchestra ed a dedicarsi alla polifonia. Nel 1946 nella sua Fiorano fondò il “favoloso Coro I.N.C.A.S.” che, attraverso raffinatissime e ancora oggi attuali armonizzazioni, porterà i canti della montagna in tutto il mondo.

A Milano diede vita all’ istituzione dei Civici Cori, dopo aver passato varie stagioni come Maestro del Coro della Scala e della RAI di Torino, Roma e Milano. In Piemonte, nel 1961, fondò il Coro dei “Cantores Mundi” ed a Bergamo, nel 1994, il “Coro Filarmonico di Valseriana”,  con lo scopo di portare anche in provincia la grande coralità europea. Profondamente convinto del valore della coralità come “scienza e coscienza del sociale”, sosteneva che il futuro della musica è soprattutto nel Coro, perché “è la voce umana lo strumento più perfetto, il tramite più adatto alla comunicazione con Dio e con le superiori leggi del cielo”.

Con questa convinzione ha insegnato a cantare a migliaia di persone di ogni età e di ogni estrazione sociale. Gli venne anche riconosciuto, con prestigiosi premi nazionali ed internazionali, il merito di aver scoperto e proposto le letterature corali più inusitate e spirituali.

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