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Cronaca

Incidente sul lavoro a Bergamo, 41enne in prognosi riservata

Operaio 41enne in prognosi riservata dopo un grave incidente sul lavoro al cantiere al rondò della Valli a Bergamo

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Infortunio lavorativo questo mercoledì mattina a Bergamo in un cantiere nei pressi del rondò delle Valli. L’infortunato  – sig. E. F.  di 41 anni, artigiano pavimentista – stava  provvedendo a spargere la miscela pastosa di calcestruzzo per pavimentare uno scivolo di accesso all’interrato di  un  nuovo capannone. L’operazione era eseguita con un altro artigiano: l’infortunato manovrava il tubo in gomma semirigida con anello finale metallico di un’autobetonpompa per procedere allo spargimento del calcestruzzo semidenso, mentre l’altro operatore gli dava supporto ed indicazioni stando nelle vicinanze. Verso la fine dell’operazione, ad un certo punto il getto di calcestruzzo si è bloccato e il tubo è stato appoggiato in attesa delle operazioni di verifica e sblocco. All’improvviso il getto è ripartito e l’estremità del tubo ha avuto uno scarto violento laterale (come un colpo di frusta) andando a colpire con violenza la testa dell’artigiano che stava per afferrarlo. 

Incidente sul lavoro: 41enne in prognosi riservata

Il lavoratore infortunato è stato soccorso immediatamente e traportato in codice rosso dall’ambulanza del 118,  intubato, all’Ospedale  Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove gli è stato riscontrato un grave trauma cranico  necessitante  di intervento chirurgico urgente.  La prognosi è riservata. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco per recuperare in sicurezza il ferito, la Polizia di Stato  ed i tecnici della  UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro di ATS Bergamo  che hanno  eseguito  il sopralluogo per ricostruire la dinamica dell’accaduto.  

“Dal personale ATS è stata posta sotto sequestro l’autopompa su autocarro che era utilizzata dall’artigiano, al fine del proseguimento dell’inchiesta di Polizia Giudiziaria immediatamente avviata. Si tratta di un infortunio grave,  legato ad un rischio teorico intrinseco a questa tipologia di lavorazione con materiale denso in pressione proveniente da betonpompa, la cui sequenza temporale di accadimento è chiara, ma sulle cause specifiche necessitano verifiche ed approfondimenti. In particolare è da capire la motivazione  tecnica che ha originato il blocco  improvviso della pompa, nonchè ricostruire le attività eseguite per il  ripristino e  la ripresa delle operazioni, e comprendere come sia stato possibile che  il repentino aumento di pressione del materiale  nel tubo  ne abbia causato  l’improvviso sbandamento  incontrollato e l’urto con l’operatore. Trattandosi di una lavorazione tecnica complessa per la conformazione dello scenario operativo e  tra l’altro con presenza di materiale molto denso, deve essere affidata a personale formato sulle modalità di lavoro e sui relativi rischi, oltre che presidiata da procedure operative condivise (che  contemplino anche le precauzioni di distanza tra gli operatori) e da  verifiche manutentive periodiche programmate sul macchinario e sulle attrezzature complementari”, così Sergio Piazzolla, Responsabile Area Specialistica Igiene e Sicurezza del Lavoro  – Ufficio Direzione UOC Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, ATS di Bergamo. 

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