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CASNIGO

“Com’eri vestita?”, a Casnigo mostra e teatro contro la violenza sulle donne

Casnigo: una mostra e uno spettacolo teatrale, per dire no alla violenza sulle donne e alle disparità di genere

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Il Gruppo Ideado di Casnigo organizza a partire da sabato 14 maggio un doppio appuntamento culturale che coinvolgerà in paese l’ex Chiesa di Santo Spirito ed il Circolo Fratellanza Arci. Nei suggestivi spazi di Santo Spirito sarà allestita una mostra dal titolo “Com’eri vestita”. Per la nostra provincia è una prima assoluta, grazie alla collaborazione con il collettivo Donne di Bergamo e al fattivo sostegno associazione “Fior di loto “associazione contro la violenza sulle donne, che opera prevalentemente nell’ambito della Val Seriana e ha sede a Gazzaniga.

“Ideado – spiega il gruppo organizzatore – è un’associazione informale che intende promuovere iniziative volte alla sollecitazione di interessi diversificati (educativi, ambientali, scientifici, storici, artistici, ecc.). Ciò che vogliamo evidenziare con questa iniziativa non è solo la vittimizzazione primaria (conseguenze dannose di natura fisica, psicologica, che la vittima subisce dal reato) ma le vittimizzazioni secondarie ovvero quelle situazioni in cui le donne diventano vittima una seconda volta: nelle caserma, nei tribunali, nei percorsi legali, nella rappresentazione dei media, nel contesto sociale, nel giudizio delle scelte di vita. I processi per stupro diventano processi alle vittime, è l’unico reato dove la vittima deve dimostrare di non aver commesso azioni che abbiamo indotto il reato. Quello che vogliamo denunciare è anche la violenza istituzionale e culturale, che ancora oggi è presente nei processi sia in tribunale, sia nelle caserme, sia nelle cronache degli organi di informazione, cartacei che non”.

La mostra

La mostra (“What Were You Wearing” nella sua denominazione originale) prende avvio da un progetto di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e da Mary A. Wyandt-Hiebert responsabile di tutte le iniziative di programmazione presso il Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas dove la mostra è stata esposta per la prima volta nella primavera del 2013. L’evento è arrivato in Italia grazie dall’Associazione Libere Sinergie che ne propone un adattamento al contesto socio culturale del nostro Paese. Le storie esposte sono tradotte in cinque lingue: italiano, inglese, spagnolo, francese e arabo. 

La mostra si propone di smantellare pregiudizi fuori luogo partendo dal breve racconto di una serie di storie di abusi poste accanto agli abiti in esposizione i quali intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita. Lo scopo della mostra, oltre a essere quello di promuovere una maggiore consapevolezza del pubblico sul tema della violenza di genere è anche quello di sostenere la necessità di combattere il senso di colpa scaricato sulle vittime.  “Bisogna essere in grado di suscitare delle reazioni, all’interno dello spazio della mostra, simili a quelle riportate”, afferma Brockman, per indurre le visitatrici a pensare: “ho questi indumenti appesi nel mio armadio!” oppure “ero vestita così questa settimana”. 

“Non è l’abito che si ha indosso che causa una violenza sessuale – aggiunge Brockman – ma è una persona a causare il danno. Essere in grado di donare serenità alle vittime e suscitare maggiore consapevolezza nel pubblico e nella comunità è la vera motivazione del progetto”.

Lo spettacolo teatrale

L’altro evento organizzato dal gruppo Ideado è quello di sabato 14 maggio, quando alle 21 (dopo un Apericena al Circolo Fratellanza Arci) nel vicino teatro verrà proposto (ingresso libero) il docu-racconto teatrale “Doppio Taglio” di e con Marina Senesi, nato da una ricerca di Cristina Gamberi. Le voci fuori campo saranno di Filippo Solibello e Marco Ardemagni e le musiche originali di Tanita Tikaram. Lo spettacolo punta a dimostrare modalità (e distorsioni) con cui i media descrivono la violenza sulle donne. La mostra nella Chiesa di S.Spirito sarà aperta sino a domenica 29 maggio. Info al numero 334.9820183.

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