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Aeroporto di Bergamo

Sciopero aerei, l’intervento del segretario Filt CGIL di Bergamo 

Orio al Serio miglior scalo in Europa, ma le condizioni di lavoro? L’intervento del segretario Filt CGIL BG Marco Sala sugli scioperi di domani

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Marco Sala, segretario provinciale Filt CGIL Bergamo, commenta così lo sciopero degli aerei previsto per domani: “Domenica è in calendario lo sciopero di Ryanair indetto da CGIL, CISL e UIL, e lo sciopero di Enav. Ma rischiano di non essere gli ultimi per lo scalo bergamasco nel prossimo futuro: i sindacati sono infatti in attesa della convocazione del Prefetto per chiudere le procedure richieste e avviare la procedura di raffreddamento necessaria a proclamare un nuovo sciopero per i lavoratori di BIS, società di handling di proprietà Sacbo che gestisce l’80% del traffico a Orio. Altre società di handling presenti a Bergamo non hanno contrattazione di secondo livello e non sempre operano con correttezza nei confronti dei lavoratori, come dimostrano le decine di cause vinte dalla Filt CGIL.”

“Siamo di fronte – continua Sala – a un vero e proprio paradosso di Orio. Da un lato è riuscito a diventare il terzo aeroporto italiano e il miglior aeroporto in Europa per puntualità. Dall’altro propone condizioni di lavoro difficili, per usare un eufemismo, a chi lavora per farlo funzionare, e funzionare bene.” 

I problemi sono tanti: lavoro con salari fermi e bassi, carichi sempre più insostenibili, orari di lavoro con flessibilità estrema, episodi sempre più frequenti di aggressioni dei lavoratori da parte di passeggeri senza adeguata presenza delle forze dell’ordine, società di handling, che non fanno margini perché strozzate dal “mercato”, e per comprimere i costi riducono salari e diritti dei dipendenti.

“Ad eccezione di Sacbo – conclude Sala -, il mondo aeroportuale è a nostro avviso arrivato al limite della sostenibilità. I giornali titolano lodando, anche giustamente, record e conquiste dello scalo ma senza approfondire il costo sociale che si scarica sui lavoratori. È bello che tutti possano volare e viaggiare, spendendo cifre molto basse, ma questo sistema non può reggersi sulle spalle dei lavoratori, che come dimostrano gli scioperi di questi giorni hanno ormai passato il limite della sopportazione. È un sistema che va cambiato: salari decenti e lavoro buono devono essere la base di un’eccellenza di cui possiamo davvero andare fieri”.

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