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Cronaca

Lavoratori Amazon: accordo sindacale per incrementare il salario

Nell’arco di dodici mesi i lavoratori Amazon riceveranno 1.200 euro netti in più in busta paga: in bergamasca coinvolte 2500 persone

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Nell’arco di dodici mesi i lavoratori Amazon riceveranno 1.200 euro netti in più in busta paga: è con soddisfazione che i sindacati illustrano l’accordo raggiunto ieri e che riguarderà, a partire da questo mese, sia i dipendenti diretti che il personale al lavoro in somministrazione. A firmare l’intesa con i rappresentanti di Amazon Logistica e Amazon Transport sono state le sigle FILT-CGIL, FIT CISL e Uiltrasporti, insieme a quelle del mondo interinale NIDIL-CGIL, Uiltemp, FELSA-CISL.

In provincia di Bergamo a beneficiarne saranno circa 2.500 lavoratori Amazon

In provincia di Bergamo a beneficiarne saranno circa 2.500 lavoratori, 1.800 a Cividate e 700 a Casirate. L’accordo prevede che dal 1° ottobre la retribuzione base verrà incrementata del 2% (in aggiunta agli aumenti già comunicati unilateralmente dall’azienda nell’ottobre 2021). Nel mese di novembre, poi, sarà erogata una somma di 500 euro attraverso buoni acquisto che dovranno essere acquisiti entro la fine dell’anno tramite una piattaforma di Welfare aziendale temporaneamente attivata per questa specifica occasione. Infine, da gennaio 2023 l’importo del singolo ticket, ora di 5 euro, raggiungerà i 7 euro al giorno.

“Abbiamo calcolato che grazie a questo accordo un magazziniere riceverà complessivamente nei prossimi 12 mesi 1.200 euro netti in più” dichiara Pierluigi Costelli della FILT-CGIL di Bergamo. “Oltre all’incremento percentuale della retribuzione e all’aumento del ticket mensa, abbiamo utilizzato tutti gli strumenti che la recente normativa sul welfare aziendale (Aiuti Ter) mette a disposizione, riuscendo a inserire nell’intesa 500 euro di benefit di buoni spesa e carburante e di contributi che potranno essere utilizzati per le bollette. Con la trattativa sindacale siamo dunque riusciti a ottenere un incremento netto ben maggiore rispetto a quello che unilateralmente l’azienda aveva deciso lo scorso anno. Siamo il primo Paese al mondo in cui Amazon si è seduta al tavolo con il sindacato per definire i trattamenti economici dei lavoratori con un accordo firmato”.

“I contenuti dell’intesa sono validi con le medesime modalità anche per i lavoratori in somministrazione. In questo momento, tra l’altro,  in particolare a Cividate, i dipendenti delle agenzie sono in  numero maggiore rispetto a quelli diretti” commenta Paola Redondi, segretaria generale provinciale di NIDIL-CGIL. “Buone notizie arrivano anche per coloro che sono stati assunti con un contratto di poche ore. Per loro il contributo viene riparametrato sulle ore effettivamente lavorate (cioè oltre l’orario minimo garantito dalla specifica tipologia di contratto). Al tavolo delle trattative a livello nazionale abbiamo ribadito l’esigenza di stabilizzare il più possibile il personale in somministrazione, perché un’azienda di tali dimensioni, con questo fatturato, e che finalmente ha in modo proficuo avviato le prime interlocuzioni con noi sindacati, non può mantenere livelli così elevati di precariato. Consideriamo molto rilevante avere raggiunto questa intesa soprattutto alla luce del fatto che quando Amazon si era affacciata nella nostra provincia aveva mantenuto a lungo un atteggiamento di chiusura nei nostri confronti”.

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