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Cronaca

I numeri della vaccinazione antinfluenzale in Lombardia

Sono più di 360.000 le dosi di vaccini antinfluenzali somministrate in Lombardia dall’avvio della campagna in circa 20 giorni

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Sono più di 360.000 le dosi di vaccini antinfluenzali somministrate in Lombardia dall’avvio della campagna, iniziata lo scorso 5 ottobre. Ad oggi, sono 1.285.286 le dosi distribuite a Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, mentre 278.790 quelle consegnate alle ASST e Unità di Offerta Socio-Sanitarie.

Come prenotare la vaccinazione antinfluenzale in Lombardia

Per ricevere il vaccino antinfluenzale, la popolazione può rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale o al proprio Pediatra di Libera Scelta. È anche possibile prenotare un appuntamento direttamente dal sito web https://vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it/ presso un Centro Vaccinale o una farmacia. La somministrazione del vaccino antinfluenzale avviene anche presso gli HUB Covid-19, contestualmente a quella anti-Covid.

Durante la scorsa settimana, 165 medici sentinella della regione Lombardia hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. L’incidenza totale delle sindromi similinfluenzali è stabile rispetto alla settimana precedente, con un valore pari a 9,2 casi per 1000 assistiti.

Sempre nella scorsa settimana, i medici sentinella hanno inviato 30 tamponi naso-faringei, 6 (20%) dei quali è risultato positivo per virus influenzale A(H3N2) e 2 (7%) per SARSCoV-2. Delle 317 sequenze ottenute, 2 (0,6%) sono ricombinanti XAZ e 315 (99,4%) varianti Omicron. Tra queste, le più significative sono la BA.5 (64,0%), BA.4 (5,0%) e BQ.x (1,6%).

“La Lombardia – ha commentato la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti – ha attivato per prima la vaccinazione antinfluenzale tra tutte le Regioni d’Italia. Questo perché riteniamo utile ribadire l’importanza di vaccinarsi, sia contro l’influenza che per arginare il Covid. A tal proposito, voglio ribadire che i vaccini proteggono la popolazione dalle forme più gravi della malattia, causate dalle più comuni varianti. Invito i lombardi – ha concluso – ad affrontare i prossimi mesi con atteggiamenti responsabili”.

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