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Cronaca

Immobili, anno a doppia velocità con brusca frenata d’estate con tassi interesse in rialzo Locazioni: +300%

Presentata oggi la nuova edizione del Listino dei prezzi degli immobili di città e provincia

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Si chiude un anno a doppia velocità: dopo un primo semestre da incorniciare, gli effetti della guerra in Ucraina, del rialzo dei tassi di interesse e dei rincari energetici, frenano l’acquisto di immobili nell’ultimo quadrimestre. La sensazione è che ci si trovi di fronte alla chiusura di un ciclo di crescita avviato dopo il lockdown con la ricerca di abitazioni più grandi, spazi verdi, contesti residenziali fuori città. Il mercato si conferma anche quest’anno di sostituzione e cambio casa per il 55%: le agevolazioni per i mutui under 36
hanno dato un impulso all’acquisto prima casa, che incide per un 25% ( per un complessivo 80-81% tra sostituzione e prima casa delle compravendite). Il mutuo medio richiesto va dai 130 ai 140mila euro. Per quanto riguarda gli investimenti, il mattone continua a mantenere il suo valore in un momento di grande incertezza e difficoltà. I tassi in rialzo e l’inflazione fanno calare il potere d’acquisto delle famiglie e incrementare il numero di chi non ha accesso al credito.

Si registra una vera e propria esplosione delle locazioni, la domanda cresce anche del 300% rispetto allo scorso anno. La ripresa del turismo erode gli affitti residenziali in favore di quelli brevi turistici e di case vacanza. In un momento di emergenza energetica il nuovo e le classi A e performanti incrementano il loro appeal, con una crescita del 13% delle compravendite. Aumentano le vendite del nuovo, con un ulteriore adeguamento- in rialzo- dei prezzi , che arrivano a 6mila euro nelle zone più esclusive. La rigenerazione
urbana e le opere attese valorizzano alcune aree, dai grandi cantieri della centrale Via Camozzi all’effetto Chorus Life e relativo apprezzamento della zona via Bianzana e Corridoni.

C’è grande attesa per Porta Sud, che dopo anni di promesse, ha fissato a gennaio 2024 il via al cantiere che interverrà su una delle aree più estese della città. Di contro, l’incertezza e il clima di sfiducia generalizzata condizionano le nuove realizzazioni: le quotazioni ballerine delle materie prime, i tassi in notevole rialzo e l’inflazione a doppia cifra hanno bloccato diversi cantieri, che rinviano l’inizio lavori. L’emergenza energetica orienta verso costruzioni in classe A e performanti e superfici fino a 125 mq al massimo. Se dopo il lockdown era emersa la voglia di spazi verdi e la rivalutazione di villette con giardino, anche fuori città, ora le scelte tornano ad essere più centrali e si fanno più accorte anche per contenere le spese di raffrescamento e riscaldamento che soluzioni indipendenti e grandi abitazioni richiedono.

La priorità della domanda è l’individuazione di spazi abitativi dove far convivere vita familiare e professionale. Sono queste le principali evidenze emerse nel corso della presentazione della 28esima edizione del Listino dei prezzi degli immobili della Provincia di Bergamo, realizzata da Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) – Ascom Confcommercio Bergamo in collaborazione con Adiconsum, Collegio dei Geometri e Geometri laureati di Bergamo, Consiglio Notarile di Bergamo, Appe e con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Camera di Commercio e Università di Bergamo.

Il volume rappresenta ormai un punto di riferimento per la compravendita di immobili residenziali, commerciali e per le locazioni, con quotazioni basate sui valori reali degli atti registrati in città e provincia negli ultimi dodici mesi (dati aggiornati a novembre 2022).

Le quotazioni degli immobili del Borsino Residenziale

In città i prezzi sono in crescita, in media del 2,5% in più rispetto al 2021. La crescita dei prezzi consolida il ciclo positivo delle quotazioni registrato negli ultimi due anni. I prezzi tendono a crescere spinti da un lato dai nuovi immobili, dall’altro da case da ristrutturare, sostenute dall’effetto bonus. Si registrano le crescite più significative in Città Alta, centralissimo di pregio e centralissimo in tutti i segmenti (+2,8%) . Restano per lo più invariati i valori degli immobili recenti (5-20 anni), che non hanno l’attrattività del nuovo e nemmeno i vantaggi della ristrutturazione. In questo segmento si avverte il ritardo nella ripartenza dei prezzi degli immobili periferici (+2,3%). In provincia si registra una crescita media del 2,1% sul 2021. I prezzi crescono in quasi tutti i paesi dove c’è domanda, maggiormente nei centri principali, dove si registra un mercato dinamico (+2,4%) , meno nei comuni più piccoli (+1,9%). Aumentano le quotazioni del segmento del nuovo e dell’offerta di qualità. Tiene la domanda a scopo abitativo, alimentata dalle richieste di prima casa e di sostituzione.

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