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Cronaca

A Spirano un presidio contro Fontana in visita per ringraziare i sanitari

Il “semplicemente grazie” di Attilio Fontana sta creando malumori tra operatori sanitari, familiari delle vittime del Covid19 e sindacalisti che martedì saranno in presidio a Spirano (bassa bergamasca)

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Sta creando parecchi malumori la visita organizzata da ATS Bergamo per martedì 13 dicembre quando il presidente uscente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, candidato per la Lega, incontrerà alle 18 al PalaSpirà a Spirano (nella bassa bergamasca) gli operatori sanitari per dire loro grazie per il lavoro incessante svolto durante il drammatico periodo della pandemia. Con lui l’assessore al Welfare Guido Bertolaso. L’invito, ai sanitari delle varie ASST, a medici e personale coinvolto nella campagna vaccinale, è stato inviato per email i primi giorni di dicembre. L’ASST Papa Giovanni XXIII inoltre ha deciso di riconoscere forfettariamente 2 ore di servizio ai partecipanti “facendo rientrare la partecipazione all’evento come attività lavorativa espletata fuori dall’ordinaria sede di servizio, in cui solitamente rientrano anche le riunioni di lavoro organizzate in altre strutture – è spiegato in una nota”.

Fontana a Spirano: c’è chi dice no

L’invito mandato agli operatori sanitari

Diverse le manifestazioni avverse registrate in questi giorni con l’invito a non partecipare espresso con lettere o comunicati dagli operatori sanitari e dei medici che, soprattutto in provincia di Bergamo, si sono trovati a fronteggiare un’emergenza a mani nude. La pandemia ha infatti mostrato tutta la fragilità del sistema sanitario lombardo dove, i tagli e le politiche attuate a sfavore della medicina del territorio e del sistema di prevenzione sono state il preludio della catastrofe che ha travolto gli ospedali.

Un’iniziativa dall’accentuato sapore propagandistico che sarebbe stato meglio evitare – definiscono il pomeriggio che avrà inizio alle 18 Orazio Amboni della CGIL Welfare e Roberto Rossi della Funzione Pubblica CGIL –“. Il loro comunicato segue così: “Inevitabilmente, vista l’imminenza delle elezioni regionali, l’iniziativa non può non assumere un sapore propagandistico, tanto più sgradevole quanto più tornano alla mente l’impreparazione, la disorganizzazione, la negligenza con cui venne affrontata, da parte della Regione, l’ondata pandemica”.

L’evento è inopportuno anche per i familiari delle vittime del Covid19 dell’Associazione #Sereniesempreuniti. Ciò soprattutto alla luce delle ultime notizie riguardanti l’inchiesta della Procura di Bergamo che ha al centro la questione della mancata zona rossa in bassa Valle Seriana. Questione che vede direttamente coinvolta Regione Lombardia e le decisioni, o mancate decisioni, del presidente Attilio Fontana che il 21 febbraio 2020 chiuse subito (d’accordo con l’allora Ministro della Salute Roberto Speranza) la zona del lodigiano attorno a Codogno mentre dal 23 febbraio non chiuse mai né la Val Seriana, né Bergamo.

Bergamo non ha dimenticato: martedì 13 dicembre presidio a Spirano

“Fontana non deve ringraziare, ma scusarsi – spiega Eliana Como, del Direttivo nazionale Cgil, portavoce dell’area di sinistra interna e tra i promotori del presidio. Se avesse disposto subito (come a Codogno) la zona rossa in val Seriana, si stima che l’epidemia avrebbe fatto 4000 morti in meno. Ma Confindustria era più importante”.

“Proprio perché quella di martedì non diventi una passerella politica – commenta l’avvocato dei familiari delle vittime, Consuelo Locarti – fuori dal PalaSpirà ci sarà un presidio condiviso con diverse rappresentanze della società civile a cui tutti si possono unire. Bergamo non ha dimenticato l’impreparazione, la negligenza, le responsabilità ma soprattutto che con una zona rossa si potevano salvare dalle 4000 alle 2000 persone. Vite umane che meritano rispetto, oggi più che mai”. Al presidio ci saranno anche alcuni sindacalisti e operatori sanitari. Il ritrovo è fissato alle 17:30.

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