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Cronaca

Troppi incidenti sulle strade, AC Bergamo: “La sicurezza esige interventi”

Sabato 6 maggio si terrà la “Giornata europea della sicurezza stradale”. L’AC Bergamo da anni impegnata con l’educazione nelle scuole.

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Il tema della sicurezza stradale sta diventando un’urgenza sempre più conclamata, purtroppo anche con punte di evidenza drammatica nelle cronache quotidiane, soprattutto a fine settimana. Le criticità, che sconfinano in eccessi, pericolosità e incidenti, sono note e siamo di fronte ad un’emergenza nazionale, di cui si è fatto interprete anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sabato 6 maggio si terrà la “Giornata europea della sicurezza stradale”. Non è più possibile rassegnarsi indifferenti a quella che l’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) definisce senza giri di parole “una strage senza fine, con un decesso ogni 19 ore sulle strade italiane”. Le cifre non lasciano dubbi sulla gravità della situazione: dall’inizio del 2023 al 22 aprile scorso sono stati 131 i pedoni che hanno perso la vita sulle nostre strade, molti nei passaggi che dovrebbero essere i più sicuri e protetti, le strisce zebrate. Nel dettaglio: 51 decessi a gennaio, 36 a febbraio, 31 a marzo e 13 fino al 22 aprile. Gli anziani risultano sempre più indifesi: 59 pedoni avevano più di 65 anni; 89 uomini e 42 donne. Pedoni, ciclisti e motociclisti risultano vittime dell’errore umano nel 93% delle collisioni.

Al Ministero Infrastrutture e Trasporti c’è un indirizzo e-mail dedicato alle associazioni di settore per il riordino del Codice della strada e sul calendario figura anche la data del 24 giugno prossimo, termine entro il quale dovrebbero essere inviate le proposte per mettere mano ad un aggiornamento del Codice della strada. Il presidente dell’Automobile Club di Bergamo, Valerio Bettoni e il Consiglio direttivo mettono da tempo l’accento sulla “necessità di considerare l’evoluzione del traffico, del volume moltiplicato, dei comportamenti, soprattutto di chi è alla guida di un qualsiasi mezzo, dai monopattini ai veicoli a motore. Il tutto va inserito anche nel supporto sempre più rilevante che arriva oggi dalla tecnologia per disciplinare meglio il traffico e per scoraggiare eccessi, abusi, disattenzioni colpevoli e intollerabili”.

Dal 2024 le auto dovranno essere attrezzate con “l’alcol lock

Una piaga antica è quella dell’eccesso di bevande alcoliche di chi poi si mette alla guida. Con il 2024 le auto dovranno essere attrezzate con “l’alcol lock”, una sorta di palloncino elettronico in grado di rilevare il tasso alcolemico nel sangue, bloccando l’accensione del motore quando il tasso supera lo 0,5 (zero assoluto per neo-patentati e conducenti professionali). Prendiamo solo le leggerezze di chi guida e telefona con lo smartphone all’orecchio o consultandolo o addirittura messaggiando mentre guida.

L’ing. Luigi Di Matteo, dell’Area Professionale Tecnica dell’ACI ha documentato che andando a una velocità di 50 km/h lo sguardo per un solo secondo del telefonino equivale a guidare per 13 metri “al buio”. Chiunque è in grado di fare una riflessione sulle conseguenze di una simile irresponsabilità, decisamente troppo frequente. A Parigi il 2 aprile scorso si è votato sull’uso di monopattini: ed è stata una sonora bocciatura. Per mettere un po’ d’ordine sulle nostre strade da tempo si vogliono introdurre targa, uso del casco e assicurazione.

4 incidenti su 10 sono provocati da distrazione

Nella casistica più recente, quasi 4 incidenti su 10 sono provocati da distrazione, mancato rispetto della precedenza o velocità troppo elevata, manovre irregolari, mancato rispetto della distanza di sicurezza, mancata precedenza al pedone. Le “mancanze”, come si vede, sono numerose e provocano i tragici bilanci di ogni weekend. Ne discende che i campi nei quali operare sono molti dall’educazione stradale che si vorrebbe portare nelle scuole alla segnaletica, tasto sul quale ha insistito anche la Commissione Turismo e Cultura dell’ACI (con Dario Furlanetto). “Occorre come punto di partenza fondamentale – conclude il direttore di AC Bergamo, Giuseppe Pianura – la consapevolezza che da una guida scorretta possono derivare incidenti mortali. E servono, soprattutto, educazione stradale e senso civico”. E questo è un campo, dove da anni l’AC Bergamo svolge un’opera pionieristica.

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