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Cronaca

Truffe a domicilio, al telefono e web: due incontri a Gandino con i carabinieri

Truffe a domicilio, al telefono e web: il 9 ed il 16 maggio due incontri a Gandino con i carabinieri

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Due serate d’incontro fra l’Arma dei Carabinieri e la popolazione, per consolidare il dialogo e la vicinanza con i cittadini e mettere in guardia giovani e anziani rispetto alle truffe che purtroppo, anche in Val Gandino, costituiscono un pericolo reale. Martedì 9 e martedì 16 maggio grazie al patrocinio della Commissione Cultura del Comune di Gandino sono in programma due incontri (Auditorium Biblioteca Comunale ore 20.45) per far conoscere, e soprattutto prevenire, i molteplici comportamenti illeciti che si possono verificare a domicilio, al telefono oppure sul web.

L’incontro rientra nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’Arma dei Carabinieri su tutto il territorio nazionale e che anche in Val Seriana ha già proposto significativi appuntamenti. A Gandino in particolare un primo incontro si era tenuto nel febbraio 2020, presente il capitano Daniele Falcucci, comandante della Compagnia di Clusone. L’impegno di ulteriori appuntamenti si era poi scontrato con il triste periodo della pandemia.

Ora a riprendere il filo del discorso e a proporre due serate di particolare rilievo saranno il maresciallo capo Francesco Ciaco, comandante della stazione Carabinieri della Val Gandino, ed il suo vice maresciallo Vittorio Adesso. A moderare la serata sarà Fiorenza Attanasio, componente la Commissione Cultura. Le truffe rappresentano un pericolo sempre più concreto per tutti i cittadini, sia attraverso persone che a domicilio paiono proporre offerte commerciali in modo subdolo ed illegale, sia attraverso personal computer e smartphone.

Si va dall’incauto acquisto online di merce che poi non viene consegnata, alla richiesta di dati bancari che portano alla sottrazione di ingenti somme dal conto corrente o addirittura a richieste telefoniche per inesistenti problemi a figli e nipoti, con necessità immediata di soldi o valori. Il campionario è davvero vasto e le vittime non sono necessariamente i più anziani: anche cittadini e ragazzi pur esperti, con una normale vita lavorativa o scolastica, possono finire nella rete dei malintenzionati. Creare una rete virtuosa di attenzione e dialogo è il primo passo per rendere il “lavoro” di questi soggetti sempre più impossibile.

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