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Cronaca

Inaugurato a Gandino l’housing sociale “Le quattro Vie”

Relazioni per fare comunità, inaugurato a Gandino l’housing sociale “Le quattro Vie”

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Una cerimonia semplice ma intensa ha salutato martedì 13 giugno a Gandino l’inaugurazione dell’housing sociale “Le quattro Vie”, realizzato dalla Cooperativa “I Sogni” in un antico stabile di via Dante Alighieri, nella zona di Cima Gandino, grazie alla generosa donazione delle famiglie Bonazzi-Castelli. La nuova struttura, recuperata grazie all’impegno di diversi professionisti coordinati dallo Studio Moro, prevede un ampio salone al piano terra che sarà sede dell’Hub del Volontariato e tre piani superiori in cui sono disponibili spazi residenziali di housing sociale, per persone fragili, situazioni di emergenza o necessità di sollievo a famiglie con figli portatori di handicap. Il taglio del nastro, sancito da un prolungato applauso, è stato affidato a Leonardo Cedroni, da tempo protagonista di diverse attività alla Casa dei Sogni di Cirano, la struttura residenziale che la Cooperativa ha realizzato nel 2008 nelle vecchie scuole elementari.

Un contributo fondamentale all’intervento di ristrutturazione in via Dante Alighieri è arrivato dal GAL Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi, che nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 ha stanziato la somma di 178.622,74 euro, grazie a fondi regionali ed europei.

Al taglio del nastro, al fianco di Leo, c’erano la presidente della Cooperativa Lucia Imberti, il responsabile Alberto Parolini, il sindaco Filippo Servalli, la signora Mara Suardi in rappresentanza delle famiglie donatrici, il presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Piano di Zona della Valle Seriana, il progettista Bellarmino Moro, la signora Liliana Ferrari Sancinelli in rappresentanza di Montello Spa, che nel recente passato ha sostenuto con un generoso contributo la creazione di un laboratorio per lavorazioni apistiche a Villa di Serio, sempre seguito dalla Cooperativa “I Sogni”.

Proprio due arnie costruite e decorate dai ragazzi della “Casa dei Sogni” nei laboratori di falegnameria e pittura hanno fatto da punto d’appoggio per la parte ufficiale dei saluti, aperta dalla lettura espressiva di Demetrio Seghezzi che ha proposto un racconto legato alla relatività del concetto di “normale o non normale” con cui la nostra società etichetta sempre più spesso le persone. “Il progetto che è alla base di questo luogo – hanno sottolineato Imberti e Parolini – prevede la creazione di relazioni, che diano alle persone un senso concreto di appartenenza e condivisione. Qui lavoreremo per la distribuzione di eccedenze alimentari, ma anche condividendo esperienze legate a cultura. Cucito e bricolage. La sola residenza non potrebbe dare ai futuri utenti una risposta utile e completa”.

Il sindaco Servalli ha ricordato come si vada incontro a decenni in cui la domanda di servizi individuali sarà sempre maggiore, rapportata però ad operatori sempre meno numerosi. “La risposta a questo problema che è nei numeri – ha sottolineato il primo cittadino – potrà arrivare dalle relazioni virtuose che sapremo tessere, all’essere comunità che strutture come questa sapranno rafforzare”. Angelo Merici ha ricordato come a breve un’ulteriore ala della struttura donata dalla famiglia Bonazzi-Castelli tornerà a vivere per uno scopo sociale. “Nell’area dello stabile a oggi non ristrutturata – ha spiegato – nascerà una delle cinque “stazioni di posta” del nostro Ambito, finanziata con 200.000 euro dal PNRR. Sarà un ambiente nuovo per persone con marginalità e per i senza fissi dimora.

Verranno erogati pasti, e messi a disposizione servizi per la cura personale e il deposito bagagli. Un punto di appoggio per chi ha bisogno di ripartire”. Prima della conclusione Mara Suardi, in rappresentanza delle famiglie che hanno donato la struttura ha ricordato ai presenti come la casa fosse da sempre un luogo di relazione, e un punto di riferimento anche per attività caritatevoli, nel ricordo (fra gli altri) di Luigi Bonazzi “Garì”, già vicepresidente della società di Mutuo Soccorso S.Giuseppe, consigliere comunale e membro della Congregazione di Carità. Nella casa resteranno per sempre una foto di famiglia ed un ricordo di Luigi Bonazzi pubblicato quasi un secolo fa su “La Val Gandino”.

In chiusura il vicario locale don Manuel Valentini ha impartito la benedizione, prima di un doveroso brindisi conclusivo.

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