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A Colzate apre uno studio dedicato alla riabilitazione dell’età evolutiva

Renata Canova, terapista occupazionale di 29 anni, inaugura a Colzate “Sensi Mocciosi”: il primo studio di Riabilitazione per l’età evolutiva della provincia di Bergamo

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Renata Canova, terapista occupazionale di 29 anni, inaugura il 29 ottobre 2023 a Colzate “Sensi Mocciosi”, il primo studio di Riabilitazione dell’età evolutiva della provincia di Bergamo centrato sulle attività della vita quotidiana: uno spazio pensato e realizzato per accogliere bambini e ragazzi e le loro famiglie. Lo studio si trova al primo piano dello stabile (dotato di ascensore) sito in via Marconi 1/A, adiacente alla piazza del Municipio.

Uno sguardo sulla Riabilitazione dell’età evolutiva – l’intervista alla Dottoressa Renata Canova

Per capire a chi si rivolge questo servizio abbiamo intervistato Renata che ci spiega chi è un terapista occupazionale e come ha deciso di sviluppare il suo personale progetto “Sensi Mocciosi”.

Renata, parlaci di te, della tua figura professionale

“Sono una ragazza di 29 anni, originaria di Castione della Presolana, abito da 4 anni a Colzate dove a breve inaugurerò il mio primo studio ‘Sensi Mocciosi’. Prima di arrivare a questo progetto ho lavorato in diverse strutture della provincia di Bergamo come terapista occupazionale, professione che ho iniziato a praticare grazie alla laurea conseguita nel 2016 a Pavia. Sono infatti iscritta all’Albo TSRM – PSTRP (Albo dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) a Bergamo”.

Ma chi è un terapista occupazionale?

“La Terapia Occupazionale è ‘una professione sanitaria della riabilitazione che promuove la salute e il benessere attraverso l’occupazione’ ( World Federation of Occupational Therapy, 2004). In sostanza siamo dei riabilitatori che agiscono su persone con disabilità o difficoltà fisica e/o cognitiva, temporanea e/o permanente, per permettere loro di partecipare alle attività quotidiane per loro significative (cioè le occupazioni) nel più alto grado di autonomia possibile. In passato ho lavorato in ospedale, studi privati e a domicilio dedicandomi all’ambito neurologico e geriatrico. Col tempo e con la continua formazione, ho però capito che la fascia di età che mi affascinava di più era quella dell’età evolutiva, perciò ho deciso di impegnarmi in un progetto tutto mio, specifico per bambini e ragazzi”.

Per questo il tuo studio si chiama “Sensi mocciosi”?

“Sì, il nome e il logo richiamano la base da cui parte il mio lavoro, ovvero i sensi che per essere precisi sono 7: ai 5 sensi tradizionali va aggiunta la propriocezione ovvero la capacità di riconoscere la posizione e il movimento del proprio corpo nello spazio e il senso vestibolare legato all’equilibrio. Questi sensi però ogni tanto non funzionano esattamente come dovrebbero, fanno cioè i mocciosi, ovvero non permettono al bambino di rispondere agli stimoli sensoriali in modo adeguato così necessitano di un aiuto specifico per lavorare meglio”.

Dunque chi può o deve venire da te?

“In maniera generica i bambini da 1/2 anni anni fino ai ragazzi di 14 anni sia con diagnosi (ad esempio di autismo, ADHD o disprassia) che senza. Ovviamente ogni caso va valutato individualmente e il percorso è totalmente soggettivo. Il primo colloquio si svolge solo con i genitori ed è gratuito, dopo di che si strutturano la valutazione e l’intervento riabilitavo.”

In che ambiti ti sei specializzata? 

“Oltre all’intervento puro di terapia occupazionale che, come detto, aiuta il bambino nel migliorare o rinforzare i gesti quotidiani del vestirsi, lavarsi, nella motricità fine ecc. per l’età evolutiva ho due specializzazioni che riguardano i due seguenti ambiti.

Lavoro con l’approccio di Integrazione Sensoriale di Ayres (ASI®) che permette di modificare alcune delle risposte che i bambini danno agli stimoli quotidiani in maniera errata. Questo avviene quando il cervello, elaborate tutte le sensazioni che arrivano dai sensi, dà delle risposte che non sono adattative, ovvero non sono adeguate e non proporzionate allo stimolo ricevuto, sfociando a volte in comportamenti socialmente non accettati. Capita ad esempio che i bambini diano risposte esagerate a normali stimoli che loro percepiscono pericolosi: come urlare per un rumore, non accettare l’acqua del bagnetto, non tollerare alcuni abiti stretti come i calzini, non saltare da una piccola altezza ecc. Questo può provocare delle frustrazioni nel bambino, delle paure nell’adulto stesso che non sa come gestire la cosa nonché una limitazione alla partecipazione delle normali attività quotidiane. Con la terapia graduale si va ad agire sulla corretta integrazione degli stimoli affinché, seduta dopo seduta, il bambino produca la risposta adattiva che cerchiamo.

L’altra specializzazione è nell’educazione del Gesto Grafico particolarmente indicata per un bambino disgrafico o con difficoltà grafo-motorie che lo ostacolano nel raggiungere gli obiettivi legati alla scrittura e dunque, più ampiamente alla comunicazione. Un Educatore della scrittura è la figura adatta a questa situazione, ancora meglio se certificato in Integrazione Sensoriale ASI®”.

Dunque anche gli spazi nello studio di Colzate sono stati realizzati per rendere operativi questi approcci?

“Sì. Lo studio è composto da 3 spazi: il primo, il più grande, all’ingresso è dedicato all’approccio di Integrazione Sensoriale. Si tratta di un ambiente morbido ricco di stimoli propriocettivi, vestibolari e tattili. Ogni attrezzatura, materiale e gioco è funzionale alla terapia. C’è poi il mio studio, dove accolgo i genitori per il colloquio. Nell’altra stanza invece, quella della scrittura, c’è tutto ciò che può servire all’educazione o rieducazione del Gesto Grafico: troviamo non solo un tavolo con delle sedie ma anche tanto altro materiale come una lavagna, un tappeto, materiale per ritagliare e pitturare. Tutto questo è funzionale all’acquisizione di abilità psicomotorie apparentemente lontane dalla scrittura, ma assolutamente necessarie. 

Alcune foto degli spazi

Non ci resta che venire a conoscerti dunque…

“Sì, vi aspetto tutti domenica 29 ottobre dalle 10 alle 18. Potrete vedere gli spazi e farmi domande per capire meglio cosa è ‘Sensi mocciosi’. Riguardo alla mia prestazione è bene precisare che è una spesa medica a tutti gli effetti e dunque detraibile. Per ulteriori chiarimenti è online il sito internet https://www.sensimocciosi.it e mi trovate anche sui principali social”.

Qual è il più grande augurio che ti fai nell’affrontare questa sfida?

“Credo che la libera professione in questo caso mi lasci ampio margine d’azione nell’aiutare le famiglie e nel raggiungere obiettivi concreti che possano migliorare la quotidianità dei bambini di oggi, nonché gli adulti di domani. Metto in campo tutta la mia preparazione e professionalità affinché ogni bambino e ragazzo che sarà mio paziente possa raggiungere un grado di autonomia idoneo alle proprie possibilità”. 

Per contattare la Dottoressa Renata Canova 345 320 1604 – info@sensimocciosi.it – https://www.facebook.com/SENSImocciosi – https://www.instagram.com/sensi_mocciosi/

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