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A Casnigo “Culture: capitale della Valle Seriana”

Sarà il Teatro del Circolo Fratellanza ad ospitare questa sera, giovedì 11 gennaio, il convegno “Culture: capitale della Valle Seriana”

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Sarà il Teatro del Circolo Fratellanza ad ospitare questa sera, giovedì 11 gennaio, il convegno “Culture: capitale della Valle Seriana”, promosso a livello di Ambito Valle Seriana dal Progetto “Agenda Interculturale”, animato dalla Cooperativa Ruah su incarico della Servizi Sociosanitari Val Seriana srl (Servizio Intercultura). Oltre al Patrocinio del Comune di Casnigo, si registra la collaborazione di diverse realtà territoriali quali il webmagazine con cuore bergamasco L’altra Tunisia, l’associazione Cibo di ogni colore, il giornale on-line The Black Post.

“Culture: capitale della Valle Seriana”, appuntamento annuale per riflettere sui i processi di integrazione interculturale in corso in Valle Seriana

Giunto alla sua 18esima edizione, questo annuale appuntamento mette a fuoco e approfondisce le politiche e le pratiche che mirano ad accompagnare ed orientare i processi di integrazione interculturale in corso in Valle Seriana. “Abbiamo preso spunto dallo speciale anno 2023 in cui Bergamo e Brescia sono state insignite del titolo di CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA – spiega Giancarlo Domenghini (coordinatore progetto Agenda Interculturale). Alla fine di questo anno ricco di proposte artistico-culturali, si vuole lanciare un segnale di continuità a questo tipo di palinsesto con un’occasione nella quale dare voce a coloro che nel territorio della Valle Seriana si sono dimostrati capaci di mettere in risalto il proprio bagaglio culturale e artistico a partire dalla propria esperienza migratoria a alla plurima appartenenza linguistico-culturale di cui sono protagonisti”.

Un’ambientazione teatrale e serale quella di giovedì a Casnigo, ritenuta ideale per il tema CULTURE, da approfondire attraverso performance artistiche e condivisione del proprio punto di vista sul personale vissuto in merito alla “capitale della cultura” e alle “culture come capitale”, come patrimonio della Valle Seriana, oggi abitata e animata da una comunità resa plurale anche dai continui flussi immigratori (intra- e inter-nazionali).

Numerosi relatori sul palco liberty di Casnigo

Palco, riflettori e microfono del caratteristico Teatro in stile Liberty del Circolo Fratellanza di Casnigo saranno resi disponibili a relatori dotati di un bagaglio artistico culturale e un background migratorio per raccontare la pluralità delle culture” oggi presenti in valle Seriana. Sono di Alzano Lombardo il giovane videomaker Juan Carlos Siles Antezana, il pittore e musicista Hayani Hicham, l’animatrice dell’associazione “Intrecci di Storie” Hakimi Bouchra e il videomaker Aris Melendez Cortez.

Ad Albino risiedono Diop Thierno, animatore di un coro di ispirazione religiosa, il musicista (e non solo) Ridha Ibrahim, il pittore Diao Mamadou, l’artista ai fornelli Marie Leonne Mushiete e Diop Oumar, scrittore e autore del libro “NìNì – Identità linguistica sospesa tra disturbo e difficoltà di apprendimento”. Esercitano il loro essere promotori culturali Vanesa Gutierrez di Nembro e Tuin Malhas, illustratore e membro della Consulta degli stranieri di Gandino. Da Gazzaniga risiede l’interprete musicale Chris Gimagesa. Farà da collante tra una performance e l’altra Giada Frana, giornalista di Casnigo, fondatrice del webmagazine L’ALTRA TUNISIA.

Le conclusioni di questo convegno saranno affidate a due vincitori di TIRAFUORILALINGUA, il concorso/festival che da 11 anni anima il palinsesto culturale della Valle Seriana: Rocio Cid Ochoa, antropologa di origine messicana (vincitrice della 9^ edizione con l’opera “I codici messicani precolombiani come risorsa per conoscere la lingua Nahualt”) e Maurizio Noris, poeta dialettale di Comenduno (vincitore dell’ultima edizione con l’opera “A cűre socane”).

“La tradizione di realizzare un’occasione istituzionale e di dare un contributo allo sviluppo del raccordo tra “sociale” e “culturale” nel governo dei processi di inclusione dei cittadini immigrati e dei processi di integrazione interculturale – conclude Domenghini – continua dunque nell’intento di rendere visibile, fruibile e apprezzabile la varietà culturale, linguistica e religiosa che caratterizza la comunità locale. L’auspicio è che questa varietà si riconosca arricchita e che si sia capaci di farne tesoro, anche attraverso una futura programmazione artistico-culturale”.

Per maggiori informazioni: angendainterculturale@cooperativaruah.it.

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