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Cronaca

Spaccio di stupefacenti: arrestati 4 tunisini

Spaccio di stupefacenti: arrestati 4 tunisini dai Carabinieri di Grumello del Monte. Le attività di spaccio hanno avuto inizio nel 2020

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Auto dei Carabinieri
Auto dei carabinieri

Nella mattinta di ieri martedì 20 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Grumello del Monte, coadiuvati da altri reparti della Compagnia Carabinieri di Bergamo e dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Orio al Serio, hanno dato esecuzione a 4 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti tunisini, ritenuti responsabili di concorso nello spaccio di sostanze stupefacenti sin dall’anno 2020.

Le indagini

L’attività di indagine è partita nei primi mesi dell’anno 2022, allorquando i Carabinieri della Stazione di Grumello del Monte venivano a conoscenza di una florida attività di spaccio posta in essere da un cittadino tunisino che si spostava a bordo di una Fiat Punto.

Nel maggio del 2022, avendo deciso di sottoporre a controllo l’auto attenzionata, i militari di Grumello del Monte avevano organizzato uno specifico posto di controllo che, tuttavia, era stato forzato dal tunisino. Ne scaturiva un inseguimento che si concludeva con il rintraccio del soggetto. La perquisizione all’interno dell’autovettura consentiva di rinvenire un telefono cellulare in uso allo stesso, nonché una bustina di cellophane con residui di cocaina. Lo stesso ammetteva di aver ingerito sette dosi, tanto che fu necessario anche il ricovero in ospedale.

La successiva attività investigativa, consistita nello sviluppo di tabulati telefonici e nell’escussione degli acquirenti, consentiva di acclarare la responsabilità dello spaccio di sostanze stupefacenti anche nei confronti di altri soggetti, sempre di nazionalità tunisina, e di ricostruire episodi di cessione di cocaina a partire dall’anno 2020, posti in essere in vari comuni della provincia bergamasca.

In data odierna, i Carabinieri della stazione di Grumello hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere e a due misure di divieto di dimora nella Provincia di Bergamo nei confronti dei quattro indagati. Nell’esecuzione di una di queste ultime due misure, inoltre, i militari hanno appirato che uno degli indagati era anche destinatario di un ordine di carcerazione per aver fornito, in passato, false generalità. Il predetto deve scontare una pena residua di 6 mesi di reclusione. I tre arrestati, pertanto, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Bergamo.

 

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