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Cronaca

Caccia in Lombardia: il Tar blocca l’attività in 475 valichi, una mozione in Regione

In Regione una mozione per affrontare le conseguenze della sentenza del TAR Lombardia che impone il divieto assoluto di attività venatoria su 475 valichi montani

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Una recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha accolto il ricorso presentato dalla LAC (Lega Abolizione Caccia), disponendo la chiusura immediata con divieto di ogni forma di caccia nei 475 valichi individuati in Lombardia nella relazione dello scorso ottobre 2024 del commissario ad acta, il direttore di Ispra Piero Genovesi.

La notizia ha scosso il mondo venatorio e l’unica azione nell’immediato è il ricorso al Consiglio di Stato da parte della Regione. “E’ scandaloso che si arrivi a questo risultato, nonostante il commissario nominato dal Tar abbia informato che Ispra non dispone di dati sufficienti sulle rotte migratorie per poter individuare i valichi – spiega Federcaccia Lombardia in una nota -. La decisione del TAR giunge in un momento particolarmente delicato per la Lombardia, alle prese con l’emergenza Peste Suina Africana (PSA). In questo contesto, appare paradossale e dannoso vietare l’attività venatoria in decine di migliaia di ettari, un’azione che potrebbe compromettere ulteriormente le strategie di contenimento della malattia”.

Caccia nel caos: oggi una mozione in Regione

A questo proposito è stata depositata oggi in Consiglio Regionale della Lombardia, una mozione per affrontare tempestivamente le conseguenze della recente sentenza del TAR Lombardia.

“La sentenza del TAR si basa su presupposti antiscientifici e ideologici, che nulla hanno a che vedere con la tutela della biodiversità, ma solo con la totale avversione alla caccia e al mondo venatorio nel suo complesso, che invece va tutelato e difeso visto il prezioso compito che svolge nel custodire l’ambiente, specialmente nei territori di montagna.” – Così i consiglieri regionali Giacomo Zamperini e Michele Schiavi, rispettivamente Presidente della Commissione Montagna e Vicepresidente della Commissione Territorio di Regione Lombardia.

La mozione esprime una ferma opposizione alla decisione del TAR e sollecita la Giunta regionale a intervenire con urgenza. In particolare, si chiede di presentare ricorso al Consiglio di Stato con richiesta di sospensiva, per tutelare le competenze regionali e prevenire effetti irreversibili di una sentenza ritenuta discutibile. Si propone inoltre di avviare un confronto con Governo e Parlamento per modificare l’articolo 21, comma 3, della legge 157/1992, eliminando i valichi montani, ritenuti in contrasto con la normativa europea e le attuali conoscenze scientifiche.

La mozione invita anche a sospendere qualsiasi modifica o revoca delle autorizzazioni per appostamenti fissi, nonché nuove tabellazioni, fino alla definizione della vicenda giudiziaria, evitando così sprechi e incertezze. Infine, si auspica una revisione complessiva della legge 157/1992, giudicata superata e inadeguata rispetto agli sviluppi normativi europei in materia di tutela dell’avifauna migratoria.

“Oggi interveniamo con serietà e responsabilità per evitare che venga messo a rischio un patrimonio storico, culturale e identitario insostituibile per tante comunità locali – concludono i Consiglieri Regionali Giacomo Zamperini e Michele Schiavi, promotori della mozione -“.

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