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Atalanta di nuovo fra le stelle: Roma battuta, sarà Champions League (e terzo posto)
L’Atalanta batte la Roma e consolida il terzo posto in campionato aggiudicandosi la qualificazione per la Champions League

L’ennesima pagina di storia, in un cielo trapunto di stelle. L’Atalanta batte la Roma 2-1 nel posticipo di campionato e conquista matematicamente zona Champions e terzo posto.
Gasperini schiera un undici sostanzialmente obbligato per le numerose assenze degli infortunati e dello squalificato Hien. De Roon viene arretrato in difesa e a metà campo inserisce Pasalic. Lookman fuga i dubbi della vigilia ed è regolarmente al via.
La formazione di Atalanta – Roma
In campo ci sono Carnesecchi, Kossounou, Djimsiti, De Roon, Bellanova, Ederson, Pasalic, Zappacosta, De Ketelaere, Retegui, Lookman.
L’Atalanta mostra da subito di avere piglio e velocità e penetra soprattutto a sinistra dove Lookman dialoga più con Ederson che con Zappacosta e dove spesso arriva addirittura De Ketelaere da destra, che pure limita il fraseggio con Bellanova preferendo accentrarsi. Dopo meno di nove minuti il vantaggio arriva proprio con un’incursione centrale del belga che serve Lookman dentro l’area. Tutti si aspettano la palla larga verso il liberissimo Zappacosta, invece il nigeriano si mette in proprio e si gira sul destro folgorando Svilar in diagonale: 1-0.
Per mezz’ora l’Atalanta è padrona della partita e le occasioni più che favorevoli si susseguono a raffica, con i romanisti spesso bruciati sullo scatto e salvati da Sozza, incapace di fischiare falli evidenti e ancor meno di sventolare opportuni cartellini gialli. In rapida successione arrivano un assolo di Ederson al limite (tiro alto) e due occasioni dal dischetto del rigore con De Ketelaere e Retegui. Il belga in entrambe le opportunità non è un fulmine al tiro, il secondo non riesce a trovare il tap in decisivo. La Roma si affaccia in avanti al 31′ e ottiene il pari, grazie a un cross di Soulé da destra e al colpo di testa in mischia dell’ex Cristante: 1-1. I cross restano il tallone d’Achille degli uomini di Gasperini, che rischiano addirittura la beffa quando allo scadere Shomudorov entra in area da destra e Koné calcia malissimo un rigore in movimento dopo uno sciagurato controllo dentro l’area. Si va al riposo sull’1-1.
Il secondo tempo
Nella ripresa l’Atalanta prende di nuovo in mano il gioco con cifre vicino all’80% di possesso palla. La Roma a centrocampo non tocca palla e quando gli uomini di Gasperini verticalizzano di prima, per Mancini (fischiatissimo) e compagni sono dolori. Al 64′ sembra arrivare la doccua fredda di rito, con Sozza che assegna il rigore alla Roma per fallo di Pasalic su Koné. Non c’è assolutamente nulla e il VAR richiama opportunamente l’arbitro. Dopo l’ingresso di Samardzic e Sulemana (fuori De Ketelaere e Pasalic) al 75′ la svolta. Lookman (il migliore) se ne va a sinistra dopo fraseggio a metà campo con Retegui. Il cross del nigeriano trova Samardzic che appoggia a Sulemana al limite. Bomba a filo d’erba e gol: 2-1. C’è da soffrire fino alla fine (dentro Ruggeri, Brescianini e Maldini per Bellanova, Lookman e Retegui), ma il risultato non cambia più.
Finisce 2-1 con l’Atalanta che torna nell’Europa che conta, quella che il Milan sognerà a lungo e che Juve, Lazio, Roma e Bologna ancora si giocano. L’Atalanta del Gasp è troppo avanti: terzo posto matematico e aipario. Sabato a Genova cominciano i bis.
dal nostro inviato allo stadio, Giambattista Gherardi
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