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FESTIVAL DELLE ALPI, LA VERA SFIDA? UN TURISMO OROBICO INTEGRATO

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Si è svolto nel weekend a Gromo il Festival delle Alpi, organizzato dall’associazione Montagna Italia e dal Cai di Bergamo; due giorni di eventi e riflessioni sul turismo montano da cui è emerso un unico e importante messaggio: bisogna cominciare a parlare di turismo orobico.

Nella mattinata di domenica 22 giugno si sono svolti presso la Sala Filisetti gli Stati Generali del Turismo Orobico con la presenza di diversi relatori.

Una prima riflessione è stata portata dall’assessore al Turismo della Provincia di Bergamo, Giorgio Bonassoli, che ha parlato di come il “fare rete” debba coinvolgere tutti i territori per promuovere le eccellenze in maniera sinergica. 

Si è poi entrati nel vivo con la relazione sul turismo orobico di Andrea Macchiavelli, docente di Economia del turismo Università degli Studi di Bergamo. I dati emersi sono molto interessanti, soprattutto per gli operatori turistici: sebbene il turismo in Valle Seriana e Val di Scalve sia aumentato negli ultimi anni, in controtendenza con quanto succede nel resto d’Italia, il turista che raggiunge le nostre zone è legato ad un’offerta tradizionale. Bisogna dunque “svecchiare” il sistema seguendo 3 punti: la diversificazione del prodotto, la specializzazione di ogni località e l’integrazione. “Ogni territorio deve capire – sottolinea Macchiavelli – che non può offrire tutto ma si deve specializzare in un ambito e essere eccellente in quello, che sia enogastronomico, culturale, ambientale ecc. Bisogna però far sì che la meta della vacanza diventi l’intera Valle in una proposta integrata che accontenti anche il turismo più giovane e più flessibile”.

Su questo modello di promozione unitaria si sta muovendo da qualche anno Promoserio, che nelle parole del Presidente Guido Fratta esprime la necessita di creare qualcosa di più ampio che valichi i confini delle “Valli” e promuova un turismo orobico.

Le Orobie sono state illustrate grazie anche alla giornalista Cristina Paulato della rivista Orobie, e grazie a Paolo Valoti e Pier Mario Marcolin del Cai.

In rappresentanza delle altre zone orobiche diversi relatori dalla Valle Brembana, Valle Imagna e Val Sassina che hanno espresso la stessa volontà di unitarietà. 

 

Nella foto gli Stati Generali del Turismo Orobico

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