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Cronaca

ORA È UFFICIALE: L’ELISOCCORSO IN CASO DI IMPRUDENZA SI PAGA

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“Quando un cittadino mette a rischio sia la propria incolumità che quella delle squadre di soccorso sanitario o tecnico, deve essere consapevole che, nel momento in cui queste situazioni non sfociano in ricoveri ospedalieri o non hanno necessità di accertamenti diagnostici, la compartecipazione alla spesa è dovuta”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani durante la discussione sul progetto di legge Disposizioni in materia di soccorso alpino e speleologico in zone impervie’, approvato oggi dal Consiglio regionale della Lombardia.

L’Aula consiliare ha infatti deliberato un ‘codice di comportamento’ per tutti gli interventi che richiedono l’attivazione dell’elicottero del soccorso, recependo il Decreto del Presidente della Repubblica (Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione del livelli di assistenza sanitaria di emergenza – 27.3.1992 art. 11), che prevede che gli oneri degli interventi di elisoccorso siano a carico del cittadino se non sono seguiti da ricovero o da accertamenti presso i Pronto Soccorso.

Con una novità, vale a dire il concetto della ‘partecipazione aggravata’, che comporta un aumento del contributo nei casi in cui si riscontri un ‘comportamento imprudente’.

In Regione Lombardia le attività di soccorso sanitario sono svolte dalla Azienda regionale emergenza e urgenza, che si avvale delle competenze e del supporto tecnico del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas.). “Grazie ad una gestione razionale delle risorse e al significativo contributo offerto dal Terzo Settore – ha proseguito Mantovani – in Regione Lombardia i costi del servizio di emergenza sanitaria territoriale sono tra i più bassi rispetto ad altri Regioni d’Italia o ad altri Paesi europei. Abbiamo comunque il dovere di utilizzare nel modo più appropriato ed equo possibile un così rilevante investimento umano, economico e tecnologico”.

“Per questo – ha sottolineato Mantovani – scegliamo di intraprendere un percorso educativo per l’utilizzo di tali risorse così importanti. Parliamo infatti di interventi delicati e complessi, dai rilevanti costi organizzativi e con procedure da attuare in modo meticoloso per ridurre al minimo i rischi, soprattutto da parte delle equipe di soccorso che, per il bene dei nostri cittadini, decidono di sottoporsi a situazioni magari non facili anche per la propria incolumità”.

La Giunta Regionale, dall’entrata in vigore della legge, dovrà definire un piano tariffario dei servizi di soccorso, prevedendo una riduzione delle tariffe (del 30 per cento) a favore dei residenti in Lombardia.

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