Seguici su

Cronaca

MEDIA VALLE, LA PROPOSTA DEL COMUNE UNICO FA IL PIENO: TUTTI I DATI NELL’ARTICOLO

Pubblicato

il

Sala piena a Semonte di Vertova durante la serata di venerdì 15 maggio in cui la “Commissione Comune Unico Media Valle Seriana” ha chiamato a raccolta vari enti e i cittadini per illustrare i dati raccolti relativamente ad una possibile fusione dei 5 comuni coinvolti. Grandi assenti le maggioranze che da subito non hanno aderito al progetto, ovvero quelle di Colzate, Fiorano al Serio, Gazzaniga e Cene. Ma l’iter potrà procedere con la raccolta firme popolare.

La Commissione creatasi l’ottobre 2014 su iniziativa del consiglio comunale di Vertova a cui hanno aderito l’amministrazione di Vertova e le minoranza degli altri comuni nelle persone di Bonfanti Giordano (Colzate “Impegno Comune”), Correnti Lorenzo (Cene “Insieme per Cene”), Nani Adriano (Gazzaniga “Insieme per Gazzaniga” e “Gazzaniga rinascita e futuro”) e Venezia Virgilio (Fiorano al Serio “Nuovo Corso”), ha illustrato i dati raccolti in una brochure che sarà distribuita in tutte le famiglie.

Lo studio ha riguardato i benefici e i cambiamenti che comporterebbe la fusione tra i 5 comuni: si andrebbe così a costituire un solo comune di circa 19000 abitanti che assumerebbe un rilievo importante nel panorama provinciale attuale, costituito da 242 comuni, diventando il primo comune in termini dimensionali della Valle Seriana e collocandosi al quarto posto, insieme a Romano di Lombardia, e dopo Treviglio, Dalmine e Seriate nell’intera provincia bergamasca; i dati riportati inoltre dimostrano che il beneficio economico che si trasferirebbe sul territorio sarebbe pari a 15 milioni di euro al decennio.

 

Questi i principali punti affrontati nella serata:

 

1) DA DOVE NASCE L’ESIGENZA DI UNA FUSIONE?

“Oltre che ad essere incentivata dal Governo – ha spiegato Riccardo Cagnoni, ex sindaco e delegato del Comune di Vertova per la Commissione – una fusione sarebbe ideale per i nostri comuni vista la continuità territoriale e l’omogeneità che li accomuna e che non abbiamo ritrovato nella gestione dei servizi e nella tassazione. Avere un comune unico permetterebbe di avere servizi più efficienti, tassazione univoca e benefici economici”.

Nella tabella potete vedere i diversi livelli di tassazione dei comuni.

COMUNI

Addizionale IRPEF

TASI prima casa e pertinenze

TASI aree edificabili e fabbricati diversi dalla prima casa

IMU aree edificabili e fabbricati diversi dalla prima casa

Fiorano al Serio

6,9 %o

2,2 %o

2,2 %o

8,4 %o

Colzate

6,5 %o

1%o

–           

10,6%o

Gazzaniga

8 %o

–           

–           

10,6%o

Cene

–           

2,5 %o

–           

9,5 %o

Vertova

5 %o

–           

–           

9,5 %o

 

Nella tabella i dati riassuntivi delle Entrate tributarie (IMU addizionale IRPEF, TARI, TASI, fondi solidarietà e riequilibrio) dell’anno 2014 dei rispettivi comuni che evidenzia che la tassazione media per abitante è più elevata nei comuni con popolazione inferiore.

COMUNI

ENTRATE TRIBUTARIE

ABITANTI

TASSAZIONE PRO CAPITE

Colzate

1.113.145,00

1.655

672,59

Fiorano Al Serio

1.660.767,74

3.041

546,13

Gazzaniga

2.432.724,30

5.135

473,75

Vertova

2.182.446,93

4.839

451,01

Cene

1.644.368,43

4.272

389,60

 

2) DOVE SI VA A RISPARMIARE?

Principalmente sui costi di gestione dei comuni e della macchina burocratica: accorpando infatti i servizi i dipendenti comunali si specializzerebbero nei diversi ambiti senza esternalizzare le competenze. 

Le giunte e i consigli comunali, così come il sindaco, passerebbero da 5 a 1: il risparmio sul costo della politica locale è stato calcolato in 112.000 euro annui.

Il decreto ministeriale 06/07/2012 prevede inoltre un contributo straordinari del 20% dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010 per un periodo di 10 anni consecutivi; la legge di stabilità ha inoltre innalzato da 3 a 5 anni per i comuni che si fondono, la deroga al patto di stabilità: al momento dunque, sommando il 20% del punto precedente ai soldi vincolati dal patto di stabilità, sarebbero disponibili 4 milioni e 300mila euro come dimostrato nella tabella che segue.

 

Comuni

Trasferimenti erariali 2010

20% dei trasferimenti (POTENZIALE CONTRIBUTO)

avanzi al 31/12/2014

Avanzo all’01/01/2015 dopo riaccertamento residui

Fiorano al Serio

529.021,00

105.804,20

609.665,50

788.333,00

Colzate

437.576,00

87.515,20

262.268,33

350.000,00

Gazzaniga

991.388,00

198.277,60

701.974,16

1.267.158,07

Cene

790.534,00

158.106,80

587.670,37

633.995,58

Vertova

945.412,00

189.082,40

727.809,40

1.263.458,53

Totale

3.693.931,00

738.786,20

2.889.377,76

4.302.945,18

 

3) I SERVIZI SAREBBERO COMPROMESSI?

“No, i servizi resterebbero invariati – continua Cagnoni -. Anzi, rendendoli più uniformi con la stessa gestione degli uffici comunali, delle scuole, dei rifiuti ecc. sarebbero più efficaci”. 

 

4) COME INTENDE PROCEDERE LA COMMISSIONE?

“Innanzitutto – spiega Cagnoni – abbiamo coinvolto l’Università degli Studi di Bergamo e l’Isis Valle Seriana che affiancheranno le loro competenze tecniche a questo studio. Dopo altri confronti con la cittadinanza potremo procedere secondo la normativa in due modi: o con le delibere dei consigli comunali, che spero nei prossimi mesi prendano in considerazione questa proposta fatta per il bene di tutti, a cui seguirà il referendum popolare oppure, qualora i comuni coinvolti non condividano la proposta, attraverso la raccolta firme sul territorio da parte dei cittadini a cui seguirà sempre il referendum.

 

UN CASO CONCRETO: IL CASO DEL COMUNE DI VALSAMOGGIA (BO)

Presente durante la serata Daniele Rusigno sindaco del nuovo comune di Valsamoggia in provincia di Bologna nato dalla fusione di 5 comuni (i comuni di BAZZANO, CASTELLO DI SERRAVALLE, CRESPELLANO, MONTEVEGLIO e SAVIGNO).

La fusione è nata sfruttando le possibilità offerte dal DLGS 267/2000 formando il quarto più grande comune della provincia per un numero complessivo di circa 30.000 abitanti. Così ha spiegato la sua esperienza Rusigno: “Complessivamente avevamo 6-7 milioni di euro fermi per colpa del patto di stabilità ma godendo degli incentivi per le forme di aggregazione e dei risparmi strutturali dovuti allo snellimento burocratico abbiamo avviato un piano triennale da 34 milioni di investimenti. Davanti al bivio fra aumento delle tasse e riduzione dei servizi e riforma radicale del territorio, la Valsamoggia dunque ha scelto la seconda opzione. Non è stato un percorso facile: prevale spesso la paura del cambiamento o di perdere la poltrona. A Valsamoggia a rinunciare alla carica sono stati i 4 Sindaci, 18 assessori e 61 consiglieri delle precedenti amministrazioni. Il processo è iniziato nel 2009 con uno studio di fattibilità e si è completato nel 2013 dopo un referendum che complessivamente ha raccolto un totale di 5.726 favorevoli pari al 51,3% e 5.401 contrari. In 2 comuni su 5 (Bazzano con 1.525 no, pari al 58,5%, e 1.081 si e Savigno con 679 no, pari al 56,8%, e 516 si), hanno prevalso i no ma la Regione considerato il quesito referendario nell’ammontare complessivo ha approvato definitivamente la fusione. Dal 1 gennaio 2014 esiste quindi il solo comune di Valsamoggia”.

Il sindaco ha parlato di un passaggio complesso ma tutto sommato sostanzialmente indolore: le vie sono rimaste le stesse, non hanno dovuto cambiare carta d’identità o patente e il piano terra di ogni comune è stato trasformato in uno sportello per i cittadini. Il valore aggiunto, grazie alle rimpinguate casse risiede negli interventi effettuati e pianificati, a partire dai 640 mila euro stanziati per ridurre la pressione fiscale, agli investimenti per il dissesto idrogeologico e per la prevenzione delle frane, passando per il mantenimento degli edifici scolastici e per l’apertura di 2 scuole primarie, 2 medie ed una materna.

 

{youtube}https://www.youtube.com/watch?v=88emBtNP5SU{/youtube}

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *