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Cronaca

“NON CHIUDETEVI IN VOI STESSI”, LETTERA APERTA AI SACERDOTI CATTOLICI CRISTIANI

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Nella giornata di Natale diamo spazio alla lettera di una nostra lettrice che interroga i sacerdoti invitandoli a seguire l’insegnamento di Papa Francesco trovando spazio anche per i fedeli che non frequentano la chiesa. Interrogativi che accomunano molte persone e che Anita ha messo nero su bianco, nella speranza di ricevere una risposta in questa giornata di serenità e bontà.

 

“Non è semplice il vostro ruolo, o, detta volgarmente, la vostra: professione.

Soprattutto di questi tempi, quando il cieco ed assoluto rispetto nei vostri confronti, e scusate il gioco di parole, presente nel passato, vacilla sempre più.

Eppure non educate proprio voi, sulla base degli insegnamenti di Cristo, che la vita deve essere anche accettazione di sofferenze?! Io penso che la vostra sia una delle strade più difficili da percorrere, ed il pericolo: deragliamento binari, è sempre in agguato.

Questa lettera è per chiedervi di tenere duro, di non chiudervi in voi stessi, avete tanti fedeli che vi vogliono bene.

Non donate il vostro sorriso, la confidenza, la parola buona ad una sola cerchia di persone.

Purtroppo quanto, questo, accade, frequentemente nelle nostre parrocchie, e nei nostri oratori parrocchiali?!

Anche le persone che non frequentano le vostre chiese hanno bisogno di voi, forse più degli altri.

Vi è sete di sincerità, di buoni esempi, di preti che non sfreccino su auto lussuose,

Che non vengano additati per tresche amorose (di qualsiasi tipo, e nel veritiero caso prendano una dignitosa decisione!), che evitino intrallazzi con politici di turno per tornaconti economici, che non abitino case da sogno, (quando per molta gente non vi e’ neppure più la forza del sogno) ed infine che aborrino apertamente e palesemente le molteplici ideologie razziste cresciute come funghi in europa.

Non è facile seguire le orme di don Pino Puglisi, don Giuseppe Diana o don Graziano Muntoni, tanto per citare: uomini! (prima delle cinque categorie, del romanzo di Leonardo Sciascia).

Non gettiamo al vento le continue chiare parole di Papa Francesco, il vangelo di Cristo deve determinare le nostre esistenze!

Perdonate questo mio sfogo, e se ciò che ho esposto è il succo della vostra vita.

Grazie”.

Anita Anesa

 

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