Seguici su

Cronaca

Lotta al Radon, intervento al punto erogativo di Gandino

Pubblicato

il

Continua la lotta al Gas Radon in Val Seriana. Intervento nei giorni scorsi a Gandino nell’edificio che ospita la Scuola Elementare.

gandino asl scuole elementari

Scuole Elementari Gandino

Un progetto mirato e specifico, che interviene su un problema, a volte sottovalutato nella sua incidenza sulla salute di tutti. Un intervento di bonifica e mitigazione dal gas radon ha riguardato il punto erogativo AST (ex Asl) di Gandino, situato al piano terra dell’edificio che in via San Giovanni Bosco ospita anche, ai piani superiori, la scuola primaria e gli uffici dell’Istituto comprensivo.

Secondo quanto indicato dall’AST, il radon è un gas radioattivo naturale che proviene dal sottosuolo; una volta raggiunta la superficie, all’aperto si disperde, mentre penetrando all’interno di edifici può concentrarsi nei locali, specie se mal ventilati. L’effetto sanitario di maggior rilevanza, legato ai livelli di concentrazione di radon a cui sono esposte le persone, è un aumento di rischio di sviluppo del cancro polmonare. Le concentrazioni di radon nel territorio bergamasco sono state oggetto di misurazione attraverso le campagne di mappatura e monitoraggio realizzate nell’ultimo decennio da ASL e ARPA. Evidenziano che il territorio bergamasco è tra quelli, in Lombardia, che presenta le maggiori concentrazioni. I valori più alti si registrano nelle Valli Seriana e Brembana e nell’Alto Sebino.

Per il 2016 il “Piano integrato di prevenzione e controllo” dell’ATS Bergamo prevede il supporto ai comuni per l’inserimento nei regolamenti edilizi di norme tecniche specifiche per la prevenzione dell’esposizione al gas radon negli edifici, come da linee guida regionali del 2011. In progetto anche attività di informazione sulla mappatura e sulle tecniche di risanamento nei confronti di comuni, progettisti e associazioni, anche attraverso opuscoli informativi destinati a progettisti e tecnici comunali. L’obiettivo è un monitoraggio diretto sulle strutture dell’ATS (come nel caso del punto erogativo di Gandino) e più in generale l’adozione dell’indirizzo regionale da parte di almeno il 4 , 7 e 10 per cento dei comuni nel triennio 2016/2018. Le campagne di informazione puntano sugli edifici più vecchi (ritenuti maggiormente a rischio) ma anche su quelli in costruzione, dove l’impatto sui costi raggiunge al massimo un aumento dell’1%.

Il radon deriva dall’uranio ed è invisibile, incolore e inodore; non è combustibile o esplosivo e non si può rilevare attraverso i sensi. La rilevazione strumentale delle concentrazioni è consigliata in particolare in presenza di pavimenti o pareti a contatto diretto con il terreno, scarso isolamento dal sottosuolo, mura con sgretolature determinate dal tempo. Si agisce con opportuno isolamento o tubi che “drenano” il gas all’aperto e non nei locali, specie se sotterranei. Il progetto di Gandino è stato predisposto dallo Studio Associato SI.Eng. Prevede la realizzazione di un impianto costituito da canalizzazioni e posa di aspiratori da 40 Watt con portata 500 mc/h, necessari alla evacuazione del gas radon in copertura e in atmosfera. Essendo l’edifico scolastico gandinese tutelato quale bene culturale, si è reso necessario anche il benestare della Soprintendenza. I lavori prevedono una spesa complessiva pari a 20.000 euro, completamente a carico dell’ATS di Bergamo.

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *