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Attentato a Dacca, Bergamo commemora le vittime attese in serata in Italia

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Mentre si attende l’arrivo delle salme delle 9 vittime italiane dell’agguato di Dacca, Bergamo ha deciso di commemorare i connazionali morti e chiederà al Presidente della Repubblica di indire il lutto nazionale.

Maria Riboli in uno scatto pubblicato su Facebook con la sua piccola

Maria Riboli in uno scatto pubblicato su Facebook con la sua piccola

A stabilirlo il consiglio comunale cittadino nella serata di lunedì 4 luglio, approvando all’unanimità un ordine del giorno urgente presentato da tutti i consiglieri.

Tra i morti anche la mamma bergamasca 33enne Maria Riboli, seduta a un tavolo dell’Holey Artisan Bakery insieme agli altri italiani Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti.

Maria, originaria di Vigano San Martino, viveva a Solza col marito ed era a Dacca per lavoro impegnata come manager nel settore tessile. Lascia una bimba di 3 anni.

Nel frattempo sono in corso in queste ore in Bangladesh i passaggi burocratici e le formalità medico-legali che porteranno alla consegna alle autorità italiane delle salme dei nove connazionali massacrati nell’attentato terroristico di venerdì a Dacca. La partenza delle salme dovrebbe avvenire già martedì con arrivo in Italia previsto per la stessa serata di martedì o mercoledì mattina.

In merito all’agguato nel locale della capitale frequentato da occidentali, le indagini hanno portato al fermo di tre persone: si tratta di Hasnat Karim, il professore universitario che era nel locale per festeggiare un compleanno ma ripreso da alcune immagini fumare in terrazza con i membri del commando, e di altre due persone, che si trovano in ospedale e di cui non è stata resa nota l’identità. I tre sono sospettati di aver avuto un ruolo nella dinamica dell’attacco al ristorante.

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