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Cronaca

L’emozionante sorpresa del Papa ad Amatrice vissuta da Battista Santus della Croce Blu di Gromo

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Nel giorno di San Francesco, il Papa ha visitato Amatrice e le terre terremotate. A vivere in prima persona quest’esperienza, Battista Santus della Croce Blu di Gromo e responsabile nazionale Anpas.

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Il Papa ad Amatrice

Anche questa volta il Papa ha saputo stupire, raggiungendo le zone terremotate del centro Italia in una giornata qualunque senza sfarzi o annunci ad appena 2 giorni dal suo rientro dal viaggio apostolico in Georgia e in Azerbaigian.

Questa mattina (martedì 4 ottobre), quando il Santo Padre si è recato al campo scuola di Amatrice accompagnato dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, era presente anche Battista Santus, responsabile della Croce Blu di Gromo e responsabile nazionale Anpas, che ci ha raccontato questa emozionate esperienza.

“Per noi è stata una sorpresa – spiega Santus, presente ad Amatrice per coordinare le attività materiali e mezzi del campo Anpas – anche perché il nostro campo è vicino all’eliporto e nessuno sapeva niente. Pensavamo fossero solo voci di corridoio invece Papa Francesco è arrivato alla scuola di Amatrice a bordo di una Golf, alle 9.10 circa. Si è fermato con i bambini circa mezz’ora e, alla sua uscita, l’abbiamo incontrato. E’ stata un’esperienza molto emozionate soprattutto per chi, come noi, ha vissuto la tragedia dai primi momenti. Stavamo portando i succhi ai bambini a scuola come facciamo ogni mattina e, trovarci Papa Francesco è stato davvero incredibile”.

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Dopo aver fatto visita alla scuola ospitata nei container, il Papa si è recato al limite della zona rossa, pregando silenziosamente davanti alle macerie.

“Non sono venuto prima – ha spiegato – perchè non volevo creare ingombri, ma fin dal primo momento ho sentito il bisogno di esservi vicino”. Il messaggio di Papa Francesco è stato di fede e di coraggio, come quello dimostrato in queste settimane dai volontari Anpas, in prima linea in uno dei due campi allestiti ad Amatrice.

“Qui cerchiamo di vivere la quotidianità – continua Santus -, ora ad esempio abbiamo appena festeggiato un bambino di due anni con la famiglia con tanto di torta e candeline, sono piccolo gesti ma molto importanti”.

A breve però i campi dovrebbero essere smantellati a favore di soluzioni provvisorie in attesa della ricostruzione. “Non sarà facile per queste persone lasciare Amatrice – conclude Santus – ma l’amministrazione e gli organi competenti puntano ad una ricostruzione celere. Nel frattempo i volontari Anpas di Gromo, su direttive della Protezione Civile, torneranno qui impegnati nelle opere di smontaggio che non saranno meno impegnative di quelle di allestimento”.

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