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Cronaca

San Patrizio, festa con musica irlandese e birra a Colzate

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Musica, birra e visita al Santuario di San Patrizio per la festa tipicamente irlandese che interessa anche la Val Seriana.

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Il 17 marzo è il giorno della festa irlandese dedicata al patrono Saint Patrick, San Patrizio, un culto presente anche in Val Seriana. A Colzate infatti, a partire dal XIII secolo, venne edificato un Santuario dedicato al Santo, unico in Italia.

Oltre alla celebrazione di oggi alle 10.30 e alla possibilità di visitare il Santuario per tutto il giorno, la Parrocchia “San Maurizio” propone un concerto di irish music del gruppo Inis Fail, uno tra i più apprezzati gruppi folk del panorama italiano. L’appuntamento è in programma sabato 18 marzo alle 21 sul sagrato del Santuario dove sarà possibile anche degustare birre. Anche in questa giornata sarà possibile visitare il Santuario.

Con gli Inis Fail, band che ha all’attivo quattro dischi e che è pronto a presentarne uno nuovo nel 2017, si potranno ascoltare le sonorità tipiche della musica irlandese entrando nell’autentico clima di festa targato Irlanda.

Durante il resto dell’anno il Santuario ed il ristoro del pellegrino sono aperti ogni giorno dalle 13.30 alle 17, orario che si prolunga alle 18 in estate.

La storia del Santuario

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La statua di San Patrizio

Inutile dire che la presenza in Valle del culto legato al santo irlandese ha dato vita a numerose leggende: la tradizione vuole che l’origine risalga ad un ex-voto pronunciato da un gruppo di mercanti irlandesi che, dopo essere sfuggiti alla furia delle truppe Federico Barbarossa scese in valle Seriana nel 1166, innalzarono questa costruzione al santo a cui si erano raccomandati.

Più credibile e storicamente dimostrabile la tesi secondo la quale il luogo di culto venne fatto erigere da commercianti del luogo entrati in contatto con abitanti dell’Irlanda, luogo dove il culto del santo era assai radicato, venendone affascinati. La ragione di fondo dunque è legata a quella fitta rete di traffici commerciali legati alla produzione di tessuti e coperte, che la Valle aveva con l’estero. Dopo la costruzione di una semplice tribulina del XII secolo, la prima struttura risale al XIII secolo, epoca in cui venne costruito il sacello, piccolo edificio di culto tuttora esistente, con l’altare rivolto ad oriente e le pareti interne ed esterne adornate da affreschi cinquecenteschi, tra cui una Natività ed una Crocifissione, restaurati al termine del XX secolo. La chiesa grande risale invece ad un periodo tra il ‘500 e ‘600 (con affreschi del ‘600 e del ‘700). Esternamente, abbraccia tutto l’edificio, l’arioso portico del ‘700 che regala una vista mozzafiato sulla media Val Seriana e sulla Val Gandino.

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