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Cronaca

Autunno, in Val Seriana torna la processionaria

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Autunno significa anche ritorno della processionaria nei boschi delle Orobie. I primi nidi sono già stati segnalati in alta Val Seriana, nella zona di Clusone. Attenzione per i rischi a persone e cose.

Il ritorno dell’autunno, nei boschi delle Orobie bergamasche, non coincide solo con la bellezza dei colori e dei frutti di stagione che le piante e il sottobosco regalano, ma segna anche il ritorno della processionaria, l’insetto altamente distruttivo per le pinete e, allo stadio larvale, particolarmente urticante per gli animali e per l’uomo.

I boschi sopra l’abitato di Clusone

Questo martedì mattina abbiamo fotografato alcuni nidi nei boschi di Clusone e la situazione interessa, com’è consuetudine, anche altre zone della Valle dove si svolgono escursioni anche con bambini e animali.

Le raccomandazioni sono sempre le stesse: mentre i nidi si sviluppano su conifere, pini in particolare, arrecando danni alle piante, le larve possono scatenare reazioni allergiche, dermatiti, orticarie, congiuntiviti e problemi alle vie respiratorie.

L’eritema può manifestarsi anche senza il contatto diretto: la processionaria infatti libera migliaia di peli urticanti che, sospesi nell’aria, possono depositarsi su uomini e animali.

I consigli e i rimedi

La processionaria si rivela pericolosa soprattutto per i cani: se l’animale inala i peli comincia a salivare e vomitare, rischiando di perdere parte della lingua. Bisogna dunque intervenire rimuovendo i peli e lavando la bocca con acqua e bicarbonato, usando guanti in lattice per evitare il contatto con i peli.

Se i peli vengono a contatto con la pelle dell’uomo infatti, possono scatenare reazioni epidermiche e reazioni allergiche; in caso di inalazione invece possono causare reazioni infiammatorie locali. In caso di contatto, lavare abbondantemente le zone interessate per rimuovere i peli e consultare un medico.

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