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Cronaca

Passaporto delle Orobie Orientali: dall’Alpe Corte all’Albani, giro ad anello tra i rifugi

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Passaporto delle Orobie Orientali: un nuovo “documento di viaggio” riservato agli escursionisti, alpinisti e turisti che passano dai rifugi della Val Seriana e della Val Di Scalve lungo il sentiero ad anello.

rifugio Albani

Raccogliere su un nuovo “documento di viaggio” riservato agli escursionisti, alpinisti e turisti i timbri dei rifugi della ValSeriana e della Val Di Scalve che si incontrano lungo il sentiero ad anello delle Orobie Orientali: ecco la nuova iniziativa per chi ha nel cuore i giganti rocciosi delle Orobie.

Il giro ad anello, seguendo un percorso evidenziato all’inizio dell’estate su una nuova cartina dettagliata, si svolge lungo il sentiero che in 8 tappe, di difficoltà differenti, tocca i sette rifugi arroccati sulle Alpi bergamasche e che ora si arricchisce di una nuova iniziativa: la possibilità di raccogliere su un mini passaporto i timbri di ogni rifugio, per custodire una testimonianza (anche grazie a un attestato di partecipazione rilasciato da ViviArdesio, a chi avrà terminato il tragitto e raccolti tutti i timbri) di questa esperienza affascinante. Un passaporto (parola che ha il potere di proiettarci immediatamente in un viaggio ma che è anche “strumento” di riconoscimento) sul quale annotare, proprio attraverso i timbri, la propria “identità” di amanti della montagna.

Il rifugio Curò

L’iniziativa, nata grazie alla sinergia e alla condivisione di intenti tra PromoSerio, il CAI di Bergamo e CAI di Alta Valle Seriana, la Provincia di Bergamo e ViviArdesio, mossi dal comune obiettivo di rilanciare e valorizzare il percorso escursionistico d’eccellenza in ValSeriana e Val di Scalve, l’Alta via delle Orobie meglio nota proprio come sentiero ad anello delle Orobie Orientali, “aperto” grazie a un’idea del CAI Bergamo nel lontano 1950, verrà presentata ufficialmente venerdì 12 ottobre alle 17.00 presso il meeting point di Alta Quota – Fiera della Montagna e dell’outdoor di Bergamo, alla presenza dei rappresentanti di tutti gli enti coinvolti.

L’affascinante percorso in quota, carico di valori storici, naturalistici e alpini, si configura come un trekking a 8 tappe, di difficoltà differenti e con diverse alternative di percorso, che collegano i sette rifugi arroccati sulle Alpi bergamasche: Alpe Corte, Laghi Gemelli, F.lli Calvi, Baroni al Brunone, Merelli al Coca, Curò, Albani. Il trekking inizia e si conclude ad Ardesio, offrendo passaggi spettacolari sui grandi giganti delle nostre montagne, come il Pizzo Coca, il Pizzo Redorta e la Presolana e permettendo di godere a circa 2000 metri di quota della vista di specie protette che qui hanno trovato l’habitat migliore per la sopravvivenza.

All’inizio dell’estate la preziosa collaborazione fra gli enti si era concretizzata con la realizzazione di una cartina dettagliata del sentiero ad anello e nell’offerta di servizi aggiuntivi per il turista escursionista, come parcheggi gratuiti e taxi per transfer. Questo passaporto rappresenta uno step successivo, utile a promuovere questo percorso escursionistico come un’esperienza emozionale, un’idea di vacanza che si arricchisce grazie ai panorami mozzafiato, alla fatica di raggiungere i rifugi, all’attesa del ristoro, al piacere del cammino.

rifugio Coca

Un nuovo particolarissimo “documento d’identità” pensato per gli escursionisti che decideranno di intraprendere il viaggio nel cuore delle Orobie, un oggetto leggero e piccolo, da portare con sé, da arricchire con i timbri di ogni rifugio raggiunto, da fare proprio con i pensieri e le suggestioni raccolte lungo il cammino e da conservare insieme ai ricordi e alle emozioni di quest’esperienza.

PromoSerio, il CAI di Bergamo, la Provincia di Bergamo e Vivi Ardesio, che credono molto in questo progetto e nelle potenzialità del percorso ad anello, aspettano tutti gli appassionati di montagna alla Fiera Alta Quota per conoscerne i dettagli.

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