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Vertova e Gromo si preparano a celebrare il Venerdì Santo

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Suggestione e fede a Vertova e a Gromo in occasione delle tradizionali celebrazioni del Venerdì Santo.

I penitenti a Vertova

Sono due delle tradizioni legate al Venerdì Santo più antiche e suggestive della Val Seriana: stiamo parlando delle processioni che si svolgono ogni anno a Vertova e Gromo. Anche quest’anno l’appuntamento è per il venerdì che precede Pasqua, ovvero il 19 aprile.

Vertova la sera del Venerdì Santo

A Vertova la celebrazione comincia nella chiesa parrocchiale dove avviene la la deposizione di Cristo dalla Croce: i figuranti schiodano le braccia snodabili della statua di Andrea Fantoni e la depongono su un letto per l’adorazione. Successivamente i fedeli, i sacerdoti e i numerosi figuranti attraversano il paese portando in processione il Cristo Morto preceduti da due penitenti incappucciati e a piedi scalzi, in saio rosso e bianco che impersonano Gesù con la Croce e il Cireneo. Tradizione vuole che nessuno sappia chi sia colui che porta la croce, che compie questo atto come atto di penitenza o voto.

La processione ha origini nel 1500 e i figuranti rappresentano i soldati romani, i giudei che portano la lettiga su cui è adagiato il Cristo Morto, i confratelli del Santissimo Sacramento, le picche, i portatori di torce e lanterne. Tutto il paese viene preparato con lumini e torce per accogliere il passaggio della processione animata da preghiere, canti e musiche.

Gromo

A Gromo la processione prende il via alle ore 21 dalla chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Vincenzo.  Come da tradizione tantissimi fuochi e lumini votivi vengono accesi per segnare il passaggio della processione nella quale si porta la statua di Cristo Morto del ‘500, accompagnata dal suono della Banda Musicale.

Sui prati e sui sassi del fiume Serio vengono accesi piccoli falò fatti di stracci imbevuti di olio cotto; le finestre si illuminano con gusci di lumaca pieni di olio e grasso o con lumini di cera e lampadine. E mentre la fiumana di gente sale silenziosa sul versante della Sponda, ecco i sei Crocifissi e gli otto simboli della passione precedere la Statua del Cristo morto.

Inoltre il Venerdì Santo, come vuole la tradizione, a Gromo si mangia la “Maiasa”, una specialità gastronomica a base di prodotti tipici locali. Si tratta di una specie di torta a base di farina gialla, cipolle, fichi secchi e mele, condita con olio e cotta nel forno.

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