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Cronaca

Coronavirus, in Italia stato di emergenza sanitaria

Dopo l’annuncio dei primi due casi di Coronavirus accertati in Italia, è dichiarato lo stato di emergenza sanitaria per sei mesi. È la prima volta che l’Italia decreta lo stato d’emergenza in conseguenza di un rischio sanitario legato alla diffusione di un virus.

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Dopo l’annuncio dei primi due casi di Coronavirus accertati in Italia, una coppia di turisti ricoverata a Roma, dichiarato lo stato di emergenza sanitaria per sei mesi. Da ieri sera inoltre è scattato il blocco dei voli da e per la Cina.

Coronavirus, stato di emergenza sanitaria

Il suo nome in codice è 2019-nCoV ma tutti abbiamo imparato a conoscerlo come Coronavirus. E da ieri, giovedì 30 gennaio 2020, l’epidemia, partita dalla città di Wuhan, in Cina, è ufficialmente un’emergenza sanitaria mondiale. E ha raggiunto anche l’Italia. 

Le ultime notizie del pomeriggio di venerdì 31 gennaio riguardano lo stato di emergenza dichiarato poco prima di mezzogiorno durante la riunione a Palazzo Chigi. Il Consiglio dei ministri ha infatti decretato lo stato di emergenza sanitaria per sei mesi. Con il provvedimento il governo, esercitando dei «poteri sostitutivi» degli enti locali, garantisce interventi immediati a favore della popolazione e del territorio con mezzi e poteri straordinari: stanziati già 5 milioni di euro.

È la prima volta che l’Italia decreta lo stato d’emergenza in conseguenza di un rischio sanitario legato alla diffusione di un virus. 

L’appello dell’Oms “Non chiudete i confini”

Poco prima delle 14 diffuso l’appello dell’Oms, l’organizzaizone mondiale della salute. “Chiudere i confini con la Cina, il luogo da dove è iniziata la diffusione del coronavirus, sarebbe «controproducente» in quanto potrebbe spingere le persone a viaggiare illegalmente, diffondendo ulteriormente l’epidemia”.

Situazione sotto controllo

«La situazione è assolutamente sotto controllo, dobbiamo evitare di alimentare allarmismi. Abbiamo già dei protocolli che si attivano sulla base della dichiarazione dello stato d’emergenza e prevedono alcune misure di controllo e sicurezza», ha spiegato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, rispondendo sulle misure prese dal Cdm sull’emergenza Coronavirus. E ha rassicurato: «I porti non vengono chiusi». 

Giuseppe Ippolito inoltre, direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani di Roma (dove sono ricoverati i due cinesi che hanno contratto il virus), ha dichiarato a Radio Capital che «siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi. Di norma l’infezione viene trasmessa solo da persone che hanno i sintomi, durante l’incubazione non si trasmette virus». 

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