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Atalanta corsara con i colombiani

Il resoconto di Terzo Tempo Sport Magazine del match di ieri sera tra Udine e Atalanta.

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Dopo le due vittorie casalinghe contro Sassuolo e Lazio, l’Atalanta passa al Dacia Arena piegando l’Udinese per 3-2. La prima trasferta dopo la ripartenza viene risolta dall’ingresso nella ripresa del jolly Muriel, autore di una doppietta in dieci minuti, dopo il gol in apertura di Zapata cui nel primo tempo risponde Lasagna, che poi riesce pure ad accorciare nel finale. La squadra friulana si rivela ostica, nonostante importanti defezioni nell’organico. A fare la differenza è la qualità e Muriel si conferma un’arma micidiale. L’Atalanta porta a 9 le lunghezze di vantaggio sulla Roma e sale a quota 80 gol.

Gasperini, di nuovo in panchina dopo il turno di squalifica, tiene Ilicic in panchina e conferma Malinoskyi con Gomez e Zapata. Pasalic fa coppia con Freuler a centrocampo. Palomino, che è diffidato, lascia il ruolo di centrale difensivo a Caldara con le conferme di Toloi e Djimsiti davanti a Gollini. Sùbito in campo Castagne al posto di Gosens. Dopo la Lazio, l’Atalanta torna a confrontarsi con una squadra schierata con il modulo 3-5-2.

L’Udinese senza Mandragora, operato al ginocchio, deve fare a meno di De Paul, squalificato. L’allenatore Gotti si affida a Jajalò davanti alla difesa e Fofanà più avanti, con Lasagna e Teodorczyk, preferito a Okaka, in attacco.

L’Atalanta sceglie la maglia verde, indossata nel largo successo natalizio con il Milan.

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Eugenio Sorrentino

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