Seguici su

Cronaca

All’ATS Bergamo 810.000 euro per le politiche sociali

All’ATS Bergamo 810.000 euro per le politiche sociali. E’ il contributo più consistente vista la recente pandemia. Obiettivo: creare un’anagrafe della fragilità per interventi mirati.

Pubblicato

il

Lo scorso mese di aprile, nell’erogare ai territori le risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (il Fondo che lo Stato assegna alle Regioni per la programmazione dei Piani di Zona e quindi per le attività e gli interventi nelle aree famiglia e minori, disabilità, anziani, disagio e povertà), Regione Lombardia ha stabilito di assegnare alcune quote alle ATS dei territori maggiormente interessati dall’emergenza Covid-19 affinché li destinassero alla realizzazione di progettualità specifiche, preferibilmente in forma associata sovra-ambito: l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo si è vista assegnare la somma più alta tra le ATS lombarde, 810.000 euro, in quanto territorio tra i più colpiti dal virus. 

Nell’alveo dell’esperienza integrata delle UTES, le Unità Territoriali Emergenza Sociale nate e sviluppate durante l’emergenza Covid-19 dalla collaborazione tra gli Ambiti distrettuali, ATS Bergamo e la Fondazione della Comunità Bergamasca, recentemente riconosciute dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quale best practice durante l’emergenza pandemica, è nata l’idea di un progetto di respiro provinciale, a valenza territoriale, volto a ricercare e valutare un profilo di fragilità all’interno della popolazione dell’ATS di Bergamo e a identificare le persone ad elevata vulnerabilità, caratterizzate quindi da maggior suscettibilità ad eventi avversi come il Covid-19 anche in vista di un’eventuale seconda possibile ondata della pandemia.

Attivare rapidamente interventi sul territorio: verso l’anagrafe della fragilità

Obiettivo del progetto è quello di mettere i servizi in condizioni di attivare il più rapidamente possibile eventuali interventi si rendessero necessari a sostegno delle persone più fragili: risultato tangibile sarà la costruzione di una vera e propria Anagrafe della Fragilità, resa possibile dall’incrocio di dati di natura clinica e sociale ricavati dalle banche dati esistenti, che verrà rafforzata successivamente dalla verifica, a livello domiciliare, delle condizioni di protezione sociale. 

L’Anagrafe vuole costituire un elemento utile per riconoscere e prevenire nuove forme di vulnerabilità sociale così da predisporre le risposte più adeguate ai bisogni di assistenza sociale e sanitaria delle persone, attivando in modo celere ed integrato le diverse reti di servizi presenti sul territorio e, successivamente, monitorando l’evolversi delle situazioni rilevate.

Dall’analisi dei dati è emerso che il target di riferimento dell’intervento progettuale è costituito da circa 16.000 persone che presentano un livello di fragilità globale medio o elevato: i primi interventi per la costituzione dell’Anagrafe per la Fragilità riguarderanno inizialmente le 8.898 persone con un indice di Fragilità globale elevato e quindi considerate più a rischio.

Il progetto, approvato il 7 luglio 2020 nella Cabina di Regia composta ATS Bergamo, Consiglio di Rappresentanza, Ambiti distrettuali e loro Uffici di Piano, ASST Bergamo, ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest e Fondazione della Comunità Bergamasca, sarà presentato da ATS a Regione Lombardia nei prossimi giorni. 

Operativamente il piano di lavoro vedrà coinvolti attivamente ATS e gli Ambiti Territoriali/distrettuali – Uffici di Piano/UTES, con il sempre prezioso supporto della Fondazione della Comunità Bergamasca, che in fase di emergenza Covid-19 ha attivato il fondo #sosteniAMObergamo, finalizzato a sostenere l’attività delle UTES.

Come saranno distribuiti i fondi

Nella logica del Progetto, l’importo di 810.000 euro assegnato ad ATS Bergamo verrà erogato, in base alla residenza delle persone identificate ad elevata fragilità globale, agli Uffici di Piano degli Ambiti Territoriali/distrettuali per il sostegno alle attività che verranno messe in atto (tabella 2). 

Ad ATS – Ufficio Sindaci, viene riconosciuto un importo complessivo di 50.000,00 € (28.000 € per le attività di: Governance, monitoraggio, formazione Operatori e 22.000 € per l’implementazione della struttura informatica, Cartella Sociale Informatizzata – CSI e Anagrafe Fragilità).

A queste risorse si aggiungeranno quelle ancora in via di definizione, da parte della Fondazione Comunità Bergamasca Onlus, del Fondo #SosteniAMObergamo, finalizzate a contribuire ed implementare attività gestite da soggetti del Terzo Settore sui bisogni indifferibili o urgenti rilevati nelle “case” dei soggetti fragili.

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *