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Cronaca

CGIL contro ATS: “Carenti misure di sicurezza durante l’emergenza”

La Funzione pubblica CGIL deposita un ricorso al Giudice del Lavoro contro ATS per carenti misure di sicurezza durante l’emergenza.

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Nella giornata di giovedì 30 luglio la FP CGIL di Bergamo ha depositato un ricorso al Giudice del Lavoro verso l’ATS di Bergamo inerente la grave assenza di informativa sindacale e, soprattutto, per le carenze di misure a tutela della salute e della sicurezza del proprio personale.

“Proprio nell’ente deputato alla prevenzione e alla tutela della salute e sicurezza del personale all’interno dei posti di lavoro della nostra provincia, molto di tutto ciò è mancato – spiega Roberto Rossi, segretario provinciale FP CGIL Bergamo -. E proprio in ATS, durante il periodo peggiore di emergenza sanitaria da Covid-19, si sono verificati numerosi episodi che ci hanno portato a depositare questo ricorso”.

Non sono state messe in atto tutte le misure necessarie a contenere il contagio

“Abbiamo deciso di percorrere questa strada perché riteniamo grave che dentro ATS non si siano messe in atto tutte le misure necessarie a contenere il contagio, attraverso il distanziamento, i dispositivi di protezione individuali, l’adozione di misure di igiene delle mani e di sanificazione di locali e attrezzature – continua Rossi -. Ricordiamo che in ATS di Bergamo ci sono stati due morti (una dottoressa e un impiegato amministrativo) e un numero decisamente elevato di lavoratori che si sono ammalati, contagiati dal virus Sars-cov-2“.

Inoltre ATS Bergamo, nonostante sollecitazioni, ha permesso l’utilizzo dello strumento del lavoro agile in modo estremamente limitato, nonostante la normativa e le diverse circolari ministeriali indicassero la strada dello smart working come quella maestra ed utile per garantire distanziamento sociale e permettere alle aziende di continuare ad erogare regolarmente i servizi, così come avvenuto in tanti enti del nostro territorio, a partire dal comune di Bergamo.

“Rivendichiamo – conclude Rossi – il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di ATS Bergamo ad aver garantito il giusto livello di tutela della propria salute e sicurezza sul posto di lavoro”.

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