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Cronaca

Infermiere ruba bancomat a paziente Covid, la categoria: “Non generalizzate”

Infermiere ruba bancomat a malato Covid e ne sottrae soldi. La categoria: “Non generalizzate, il nostro scopo è quello di aiutare i malati”

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Durante l’emergenza sanitaria in bergamasca è successo anche questo: un infermiere ha rubato il bancomat ad un paziente Covid (poi deceduto) sottraendogli diverse migliaia di euro. I fatti risalgono al 13 marzo, quando un 66enne, di Cividate al Piano, viene portato in un pronto soccorso di un ospedale della provincia con sintomi tipici del Coronavirus. Qui l’infermiere, in servizio, gli avrebbe sfilato il portafoglio. Successivamente, il 18 marzo, l’uomo viene trasferito in terapia intensiva, dove morirà il 14 aprile. 

In poco tempo, il 41enne di origini albanesi, che era riuscito ad impossessarsi anche del pin della carta, prosciuga il conto, prelevando e facendo acquisti. Complice anche la fidanzata. I familiari dell’uomo si accorgono, però, di questi movimenti sospetti e presentano querela al comando della polizia locale di Romano di Lombardia. Al termine delle indagini, il 4 agosto, la polizia locale si è presentata a casa dei due sospettati. La donna era presente, mentre il 41enne ha tentato la fuga ma è stato fermato. I due sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato in concorso.

Il commento dell’OPI Bergamo

L’Ordine delle professioni infermieristiche di Bergamo ha subito condannato l’accaduto e preso le distanze. “Non vogliamo che la nostra professione sia in alcun modo associata a situazioni che con essa non hanno niente in comune – spiega Gianluca Solitro, presidente OPI -. Anzi, ne sono l’esatto opposto: l’infermiere assiste e difende il malato e se ne prende cura, mantiene secondo il suo Codice Deontologico il decoro personale anche al di fuori della sua professione, non reca mai danni all’assistito. La nostra comunità non può accettare il comportamento criminale di qualcuno offuschi l’impegno di tanti”.

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