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Sulle vie del Mais Spinato: dal 29 settembre tornano i Giorni del Melgotto

Da martedì 29 settembre a venerdì 30 ottobre tornano in Val Gandino i “Giorni del Melgotto”, dedicati all’antico mais d’eccellenza in coincidenza con la stagione del raccolto. Raccolta in campo e scartocciatura in piazza delle pannocchie, ma anche cene a tema dialogate nei locali della Valle.

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Nell’autunno sospeso di un anno complicato a causa della pandemia, la Comunità del Mais Spinato di Gandino ripropone da martedì 29 settembre a venerdì 30 ottobre 2020, in coincidenza con la stagione del raccolto, l’appuntamento con “I Giorni del Melgotto”, giunto alla tredicesima edizione. Un carnet di incontri a tema divenuto irrinunciabile per tutti gli amanti dei prodotti di qualità a chilometri zero, affiancato nelle ultime edizioni dal “Galà dello Spinato”.

Quest’anno in Val Gandino hanno fatto di necessità virtù, proponendo una formula diffusa e articolata, strategica nel promuovere da un lato l’eccellenza agricola legata all’antico cereale e dall’altro le indiscutibili sinergie con la promozione territoriale ed enogastronomica. Ecco allora che l’edizione 2020 de “I Giorni del Melgotto” diventa un modello di concreta e virtuosa solidarietà, destinato a scoprire in ogni senso le vie che in questi anni il Mais Spinato ha percorso a livello locale, nazionale ed internazionale. “Le vie del Mais” è per questo il titolo scelto per un fitto calendario di appuntamenti che prenderà le mosse da una cena dialogata di apertura (prenotazione obbligatoria 339.3891679) nell’antico Palazzo Giovanelli. Ospiti i viaggiatori di Tourists for Future, il progetto che promuove il turismo sostenibile che incrocerà i tracciati del Cammino dell’Alta Via delle Grazie, fra sentieri e santuari della Bergamasca. Un progetto legato a fede e devozione che idealmente richiama anche la celebrazione del 4 ottobre a Cirano nella parrocchiale di San Giacomo che custodisce il dipinto settecentesco con rappresentate alcune pannocchie di Mais Spinato. In calendario una due giorni di degustazioni (venerdì 2 e 3 ottobre) organizzata al Circolo Fratellanza di Casnigo, la “taragna da asporto” (domenica 4 ottobre a Cirano) ed i progetti didattici legati a raccolta in campo e scartocciatura in piazza delle pannocchie (sabato 10 ottobre), con la colonna sonora del gruppo Malfasia Cover Band.

All’insegna del gusto “a chilometri zero” gli appuntamenti enogastronomici (necessariamente contingentati e su prenotazione), che proporranno le specialità dell’infinita filiera DECO del Mais Spinato, ma anche formaggi locali ed altre specialità. “Da sempre i Giorni del Melgotto – sottolinea Antonio Rottigni, presidente della Comunità del Mais Spinato di Gandino – coinvolgono le diverse comunità della Valle. Quest’anno abbiamo puntato con decisione sugli operatori enogastronomici, considerando le incertezze del periodo, ma anche l’opportunità di dialogare riguardo ai nostri progetti in contesti di assoluta sicurezza. Da giovedì 8 a venerdì 30 ottobre saranno ben sette gli appuntamenti (a cena, ma anche a pranzo) che toccheranno i cinque comuni della Valle, con menu caratterizzati dal Mais Spinato e approfondimenti legati a Denominazione Comunale, Lana Val Gandino, fagiolo di Clusven, Lino Val Gandino, Bachi da Seta e Formaggi della Val Gandino. Ogni locale (Le Delizie, Caffè Centrale, Al Portichetto, Latteria Zenucchi, Agriturismo Ai Fontanì, Bar Sport e Angolo Bar) proporrà prodotti locali, allargando con tanta cordialità gli orizzonti di un progetto che negli anni è divenuto modello di sviluppo studiato e apprezzato”. Perché, nonostante tutto, l’appetito vien mangiando…Mais Spinato di Gandino.

Programma completo e modalità di prenotazione sul sito www.mais-spinato.com. Info al 339.3891679 e nei ristoranti aderenti.

Il Mais Spinato di Gandino

Il Mais Spinato di Gandino è un’antica varietà bergamasca che arrivò nel borgo della Valle Seriana, in provincia di Bergamo, nei primi decenni del 1600. E’ una varietà altamente qualitativa ed organoletticamente pregiata, appartenente alla famiglia dei mais vitrei o semivitrei. Fu il primo mais a giungere in Lombardia. La dedizione al tessile della Val Gandino (che comprende i comuni di Gandino, Leffe, Casnigo, Cazzano S.Andrea e Peia) fece quasi scomparire negli anni le coltivazioni. Dal 2007 un progetto di rivalutazione degli enti locali in collaborazione con il Crea – Unità di Maiscoltura del Ministero dell’Agricoltura (che ha sede a Bergamo dal 1926) sono rinate le coltivazioni, tutelate dalla De.C.O. (Denominazione Comunale d’Origine), una DOC locale ideata da Luigi Veronelli. I semi originali del Mais Spinato sono stati isolati grazie ad una pannocchia conservata dai nipoti di anziani contadini.  Il “Mais Spinato” è tutelato come varietà agricola da conservazione ed i suoi semi sono conservarti nel Global Seed Vault, il deposito mondiale dei semi da salvare creato sotto i ghiacci delle isole Svalbard in Norvegia. Ad Expo Milano 2015 la Comunità del Mais Spinato di Gandino è stata partner scientifico del Cluster Cereali e Tuberi.

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