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Cronaca

In diretta dalla frana di Valbondione: botta e risposta sul video “incriminato”

In diretta dalla frana di Valbondione: botta e risposta tra sindaca e consigliere comunale sul video “incriminato”

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Un video girato in diretta dalla frana di Valbondione mercoledì mattina ha creato un malinteso interno alla stessa amministrazione comunale: da una parte l’ex vicesindaco Walter Semperboni, oggi consigliere comunale, dall’altra la sindaca Romina Riccardi. Semperboni si è recato mercoledì mattina presto a visionare la frana caduta sulla mulattiera che porta al rifugio Curò, chiusa da Ferragosto insieme ad altri sentieri. Il consigliere comunale ha girato due video in diretta affermando che: “Non c’è nessun movimento del terreno, lo dico da profano non voglio passare davanti a nessuno ma rendermi conto di persona delle dimensioni di questa frana e se ci fossero altri pericoli. Io da profano ritengo non ci siano ma è giustissimo vengano prese tutte le precauzioni del caso”.

La sindaca: “Non tenete in considerazione quel video”

Questi video hanno suscitato la reazione dell’amministrazione che, in un comunicato firmato dalla prima cittadina Romina Riccardi, sottolinea che «a causa del video si potrebbe pensare che i sentieri soggetti ad ordinanza contingibile e urgente numero 25/2021 siano in realtà sicuri». La sindaca ha ribadito dunque i divieti invitando a «non tenere in considerazione» il video e «a rispettare l’ordinanza emessa come previsto dalla legge. Ciò per la sicurezza e la tutela di tutti». 

L’ordinanza dispone la chiusura del sentieri Cai 305 (mulattiera Curò – Barbellino), 305/B (da Grumetti al rifugio Curò – Barbellino) e 306 (da Lizzola al rifugio Curò – Barbellino). Il rifugio Curò e le altre strutture in quota si possono raggiungere solo dal sentiero Cai 332 che si imbocca dalla località Pianlivere. 

Semperboni: “Non ho invitato a non rispettare l’ordinanza”

Walter Semperboni spiega così il suo video: “Mercoledì mattina di buon ora, mi sono recato sul versante della frana e ne ho percorso dai piedi sino alla sommità, tutto il versante interessato. Come ben si evince dal video ho sottolineato molto chiaramente come il mio sia un giudizio da profano. Il non avvertire ulteriori pericoli dunque non significa aizzare alla disobbedienza dell’ordinanza di chiusura sentiero. Tra le altre cose, ho chiaramente detto e scritto, come la decisione di rimandare le Cascate del Serio, vista la criticità sia stata cosa buona e giusta (seppur altre volte ho palesato invece il mio disaccordo)”.

“Se qualcuno dunque – conclude il consigliere comunale – abbia voluto scorgere o manipolare il mio pensiero, chiarisco perentoriamente e senza ombra di dubbio, come l’ordinanza debba essere assolutamente rispettata ,ribadendo la mia speranza affinché in tempi brevi sia riaperto il sentiero. Non dimentichiamoci come questo sentiero sia un crocevia cruciale per chi gestisce il Rifugio Curò ed il Rifugio Barbellino”.

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