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Cronaca

I numeri di Crisanti: la zona rossa poteva salvare dalle 2000 alle 4000 vittime

I numeri della perizia di Crisanti: con la zona rossa di Nembro e Alzano si potevano salvare dalle 2000 alle 4000 vittime

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Il 6 marzo 2020 i mezzi militari raggiunsero la bergamasca senza mai istituire la zona rossa

I numeri sono emersi da un’indiscrezione dopo che la stampa ha incalzato il professore Andrea Crisanti all’uscita della Procura di Bergamo quando ieri ha depositato la maxi perizia richiesta dai magistrati: la zona rossa in bassa Valle Seriana avrebbe potuto salvare dalle 2000 alle 4000 vite. A video il microbiologo aveva dichiarato di non poter dare numeri. Leggi qui la notizia di ieri.

La zona rossa poteva salvare dalle 2000 alle 4000 vittime

Questo quanto pubblicato da Ansa nella serata di venerdì: “E’ di un range tra le 2mila e 4mila vittime che si sarebbero potute evitare se fosse stata applicata tempestivamente la zona rossa nel Bergamasco, quello ipotizzato, a quanto si è saputo, nella relazione del professor Andrea Crisanti. Si tratta di un stima, sempre a quanto si è appreso, basata sul metodo relativo alla ipotetica progressione del virus da Stefano Merler, consulente del Comitato tecnico scientifico Nel documento vi sarebbe un’articolata ipotesi delle vittime evitabili, giorno per giorno, da quando si ebbe conferma dei primi casi di diffusione del coronavirus nel nostro Paese”.

Le dichiarazioni di venerdì 14 gennaio

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1 Commento

1 Commento

  1. Willy

    17 Gennaio 2022 at 22:08

    Ma del Ministro della Salute Speranza non si sa ancora nulla??

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