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Cronaca

Il Cimitero Monumentale di Bergamo due anni dopo raccontato da Lisa, la ragazza dei cimiteri

Il Cimitero Monumentale di Bergamo due anni dopo la pandemia raccontato da Lisa Martignetti, la ragazza dei cimiteri

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Due anni fa il mondo intero imparava a conoscere il Cimitero Monumentale di Bergamo per la tragedia del Covid che colpì la nostra provincia in maniera così violenta da dover portare i defunti a cremare anche nelle altre province e regioni. Era la sera del 18 marzo 2020 quando i camion militari partirono proprio da lì sfilando in un silenzioso corteo, facendo aprire gli occhi al resto d’Italia su quanto stava accadendo. Quel giorno è divenuto la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus, con diversi eventi che si svolgeranno alla presenza di cariche politiche e istituzionali (leggi il programma qui). Ci siamo fatti raccontare il lutto e il Cimitero di Bergamo da una persona che con la morte ha a che fare quotidianamente. Lisa Martignetti è un’operatrice funebre di Bergamo: ha intrapreso questa strada – quasi inedita per una donna – poco prima del Covid, vivendo quelle terribili settimane del 2020 in prima linea, come tutti i suoi colleghi e cercando di dare un senso ad un lutto collettivo ancora oggi difficile da affrontare. Oltre al lavoro, Lisa da sempre immortala cimiteri attraverso la fotografia, in particolare il Cimitero Monumentale di Bergamo che oggi, due anni dopo le bare accatastate e i camion militari, racconta così. Lisa su Instagram diffonde la cultura del lutto e della morte attraverso la sua pagina da oltre 11mila follower “La ragazza dei cimiteri”. Nel 2019 ha anche tenuto una mostra fotografica proprio nel Monumentate di Bergamo.

L’intervista a Lisa Martignetti, la ragazza dei cimiteri

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