Seguici su

Cronaca

Covid in bergamasca: è la provincia lombarda e nazionale con il tasso di incidenza più basso

Covid in bergamasca: nonostante l’aumento dei casi, è la provincia lombarda e nazionale con il tasso di incidenza più basso

Pubblicato

il

Il tasso di incidenza Covid nella settimana 29 giugno – 5 luglio 2022 diffuso come sempre da ATS Bergamo è pari a 575 nuovi casi per 100.000 abitanti (ovvero 5,75 per 1.000, nella metrica utilizzata a livello di singoli comuni), contro i 269 della scorsa settimana, i 198 di due settimane fa, i 131 di tre settimane or sono e i 85 di un mese fa. Il territorio dell’ATS di Bergamo, secondo gli ultimi dati disponibili, si conferma essere la provincia lombarda e nazionale con il tasso di incidenza più basso. Nella settimana osservata si conferma il trend in crescita della curva pandemica con un’evidente impennata dei casi incidenti; tale tendenza è in linea con l’andamento nazionale e regionale.

Lo scostamento rispetto alla precedente settimana è, infatti, pari a +3.449 nuovi casi assoluti negli ultimi 7 giorni, pari a +114,0% rispetto alla settimana scorsa (contro i +801, pari a +36,0% rispetto alla settimana precedente, i +745 nuovi casi assoluti, pari a +50,3% di due settimane fa, i +528, pari a +55,5% di tre settimane fa, i -188, pari a -16,5% di un mese fa). Negli ultimi 7 giorni la media giornaliera dei casi incidenti è ulteriormente salita a 925 contro i 432 della scorsa settimana (318 di due settimane fa, i 211 di tre settimane or sono, 136 di un mese fa).

Il commento ai dati Covid a cura di Alberto Zucchi, Elvira Beato, Roberta Ciampichini, Giacomo Crotti del Servizio Epidemiologico Aziendale – ATS Bergamo

Dopo la frenata nella discesa dell’incidenza registrata un mese fa, è iniziata una fase di risalita della curva che vede, nella settimana osservata, un’importante impennata dei casi incidenti e del relativo tasso (nuovi casi per 100.000 abitanti). A fronte dell’andamento della curva epidemica e, come più volte affermato, della verosimile sottostima dei dati di positività che portano, come già affermato, a supporre che i casi reali possano essere più numerosi, per le motivazioni più volte espresse (chiusura dello stato formale di emergenza e il termine della obbligatorietà del Green Pass sono verosimilmente esitati in una riduzione del ricorso ai tamponi per accertare una situazione di positività in presenza di sintomi compatibili con Covid19), il Servizio Epidemiologico di ATS riconferma l’importanza di continuare a mantenere il costante monitoraggio dell’andamento epidemico.

Per quanto concerne il territorio provinciale, anche questa settimana nessun Ambito Territoriale risulta essere Covid free (nessun nuovo caso positivo negli ultimi 7 giorni) e tutti gli Ambiti presentano valori in crescita anche importanti (Figura 1) che vedono incrementi che vanno da un massimo di +242% dell’Ambito Territoriale Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve a +60,4% di quello di Bergamo.

I territori con tassi di incidenza superiori alla media provinciale (575 nuovi casi per 100.000 abitanti) sono 6: Treviglio (664 nuovi casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab., pari a +104,1% rispetto alla settimana precedente), Grumello del Monte (648, +170,5%), Isola Bergamasca (636, +137,4%), Dalmine (627, +122,6%), Valle Imagna e Villa d’Almè (622, +193,0%), Seriate (612, +84,0%). Gli Ambiti Territoriali con valori di incidenza inferiori alla media provinciale sono 8: Valle Brembana (392 nuovi casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab., pari a +160,7% rispetto alla settimana precedente), Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve (407, +242,0%), Alto Sebino (434, +149,1%), Valle Seriana (468, +153,3%), Monte Bronzone – Basso Sebino (537, +107,1%), Valle Cavallina (546, +113,5%), Romano di Lombardia (561, +97,1%), Bergamo (563 nuovi casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab., pari a +60,4% rispetto alla settimana precedente).

page2image43703408page2image43710480

Figura 1 Tasso incidenza per 100.000 abitanti

I Comuni con 0 (zero) nuovi casi negli ultimi 7 giorni scendono ulteriormente e sono pari a 20, pari al 8,2% sul totale dei comuni bergamaschi (erano 39 la scorsa settimana, 49 due settimane fa, 60 tre settimane or sono e 80 un mese fa), appartenenti a 6 Ambiti Territoriali (7 la scorsa settimana): 11 afferenti all’Ambito Valle Brembana (Averara, Blello, Carona, Cassiglio, Cornalba, Foppolo, Ornica, Piazzolo, Valleve, Valtorta, Vedeseta), 3 all’Ambito Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve (Azzone, Oltrassenda Alta, Onore), 2 all’Ambito Alto Sebino (Bossico, Riva di Solto), 2 all’Ambito Valle Imagna e Villa d’Almè (Brumano, Fuipiano Valle Imagna), 1 all’Ambito Monte Bronzone – Basso Sebino (Parzanica), 1 all’Ambito Valle Seriana(Aviatico).

page2image43700288

Figura 2 Mappa incidenza per Comuni della provincia di Bergamo (Tasso per 1.000 ab.)

Nella settimana osservata la distribuzione percentuale tra le classi di età dei nuovi casi incidenti ricalca quella della scorsa settimana e le classi di età più rappresentate, in termini di numeri assoluti sul totale dei casi incidenti degli ultimi 7 giorni, sono ancora quelle centrali (dai 30-59 anni). L’età media è pari a 46 anni.

A fronte dell’importante crescita dell’incidenza registrata negli ultimi 7 giorni, gli indicatori più solidi a cui porre attenzione evidenziano un’ulteriore attesa crescita dell’indice di trasmissibilità (RdT), pari a 1,56 (1,14 la scorsa settimana), risultando molto al di sopra della soglia critica (che ricordiamo essere pari ad 1), un impatto sui ricoveri che vede una crescita dei ricoveri ordinari (da 51 della scorsa settimana a 81) e una lieve variazione in calo di quelli nelle terapie intensive (da 5 a 3).

In sintesi, si osserva, nonostante il periodo estivo in cui molte attività vengono svolte all’aperto, una fase epidemica acuta caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, da un indice di trasmissibilità (valore di RdT) in crescita, un incremento dei Ricoveri ordinari e un lieve calo di quelli in Terapia Intensiva che rimangono a livelli assolutamente contenuti (poche unità). Per quanto riguarda l’impatto sui ricoveri è bene precisare sempre che i dati non si riferiscono esclusivamente alle persone ricoverate per patologie Covid19 correlate (di cui non è disponibile il dato in tempo reale), ma alle persone risultate positive all’atto del ricovero per qualsiasi patologia o durante il ricovero stesso.

L’incremento dell’incidenza rispecchia, come tendenza, la situazione regionale e nazionale e, come riportato la scorsa settimana, può essere verosimilmente legata alla concomitanza di due fattori: l’allentamento delle misure precauzionali e la presenza di una variante dalle caratteristiche di contagiosità maggiori. Tale variante si sta, come prevedibile, diffondendo a notevole velocità.

A fronte di ciò, ATS Bergamo, attraverso il Servizio Epidemiologico Aziendale, manterrà un costante e puntuale monitoraggio degli indicatori; rimarca altresì che il virus è ancora decisamente in circolazione ed è pertanto fondamentale, in linea con le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive indicate, ed in particolare: distanziamento interpersonale, uso della mascherina nelle situazioni e nei contesti raccomandati, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di affollamento.

L’uso delle mascherine negli ambienti affollati è una precauzione che costa poco e aiuta a contenere i contagi e il rischio di malattia. Una buona pratica, ormai appresa, che può essere mantenuta e raccomandata, in queste circostanze, senza troppa fatica.

Il Servizio Epidemiologico di ATS ricorda, inoltre, che l’elevata copertura vaccinale in tutte le fasce di età, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano, come le evidenze hanno dimostrato, strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia (ricoveri ordinari e soprattutto in terapia intensiva).

A tal proposito, ricordiamo che è assolutamente opportuno, per le categorie a particolare rischio (elevata fragilità clinica di base e/o anzianità importante) non aspettare l’autunno per la quarta dose ma procedere subito. Già dal 12 aprile 2022, infatti, i cittadini di età pari o superiore a 80 anni e le persone di età pari o superiore ai 60 anni con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti/preesistenti, possono prenotare l’appuntamento per la quarta dose (seconda dose di richiamo) di vaccino anti Covid-19, fondamentale per la loro protezione.

Tutti i diritti riservati ©

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *