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Cronaca

Elezioni politiche 2022, come si vota il 25 settembre

Come si vota nelle due schede che saranno consegnate a tutti gli over 18 per l’elezione di parlamentari e senatori

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Le elezioni del 25 settembre si svolgono secondo il Rosatellum, la stessa legge elettorale con cui si andò a votare alle politiche del 2018. Quest’anno sono però introdotte due novità: il diritto di voto al Senato per i diciottenni e il taglio dei parlamentari, che passano da 945 a 600 dopo l’entrata in vigore della riforma costituzionale del 2020. A questo link tutti i chiarimenti del Governo.

Elezioni politiche: modalità di voto

Per quanto riguarda le modalità di voto, possono recarsi a votare nel proprio comune di residenza, dalle 7 del mattino alle 23 di domenica 25 settembre, tutti i cittadini italiani provvisti di tessera elettorale e documento di riconoscimento. Nel caso in cui la tessera elettorale dovesse essere smarrita o con tutti gli spazi per i timbri occupati, si può richiedere gratuitamente agli uffici elettorali del proprio comune una copia, anche durante lo stesso giorno delle elezioni. 

All’elettore verrà consegnata una scheda rosa per i candidati alla Camera dei Deputati e una scheda gialla per il Senato. Per esprimere le proprie preferenze sulla scheda elettorale si può:

  • con una X si può sbarrare il nome della candidata o del candidato all’uninominale;
  • la X può essere messa anche solo sulla lista o una delle liste presenti nel riquadro del proporzionale. Così il voto andrà direttamente anche alla candidata o al candidato dell’uninominale sostenuto dalla lista sbarrata. La preferenza così espressa sarà per l’elenco dei 4 nomi, che verranno eletti nell’ordine determinato dalla lista, in proporzione ai voti presi in quel collegio;
  • il voto è valido anche se si decide di sbarrare sia un candidato all’uninominale che una lista che lo sostiene ed è valido anche se, per votare una lista al proporzionale, si decide di sbarrare sia il simbolo che l’elenco dei nomi a fianco.

La legge elettorale in vigore non prevede il voto disgiunto. Non è, quindi, possibile esprimere una preferenza per un candidato all’uninominale e per una lista diversa da quelle che lo sostengono. La scheda viene considerata nulla anche se sono presenti segni riconoscibili, come disegni o matite, se viene utilizzata una matita diversa da quella copiativa consegnata al seggio e se vengono espressi più voti di quanto è possibile.

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