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Cronaca

Covid: i pm di Roma inviano gli atti su Speranza, Grillo e Lorenzin al Tribunale dei ministri

Lo stralcio dell’inchiesta di Bergamo arriva al Tribunale dei ministri

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Nuovo aggiornamento riguardo alle responsabilità nella gestione della pandemia dopo la chiusura dell’indagine della Procura di Bergamo: la procura di Roma ha trasmesso al Tribunale dei ministri il fascicolo, stralcio dell’inchiesta Covid arrivata da Bergamo, riguardante gli ex ministri della Salute Roberto Speranza, Giulia Grillo e Beatrice Lorenzin, indagati per omissione di atti d’ufficio. Uno dei principali filoni dell’inchiesta bergamasca è il mancato aggiornamento del piano pandemico e, in particolare, “l’omessa istituzione/rinnovo del Comitato nazionale per la pandemia”.

Nello stralcio trasmesso a Roma dalla Procura di Bergamo i tre ex ministri della Salute sono indagati insieme a sette funzionari di vertice del ministero per omissione di atti d’ufficio in relazione al mancato aggiornamento del piano pandemico. Nel fascicolo viene indicato come responsabile di false comunicazioni all’Oms anche l’ex numero due dell’Organizzazione mondiale della sanità, Ranieri Guerra. Posizione diversa inviata a Roma per il presidente dell’Istituto superiore della sanità, Silvio Brusaferro, indicato come responsabile di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Accogliamo con favore la notizia – commenta Consuelo Locati, legale dei familiari delle vittime del Covid -: la Procura di Roma ha valutato di procedere, individuando estremi per approfondire la posizione degli ex ministri e dunque inviando per competenza lo stralcio al tribunale apposito, senza richiedere ex abrupto l’archiviazione. Questo non fa altro che affermare la qualità dell’inchiesta della Procura di Bergamo e la fondatezza di questa maxi indagine. Oltre che confermare gli estremi con cui io e i miei colleghi abbiamo intrapreso la causa civile presso il Tribunale di Roma, chiamando a risarcire i familiari anche il Ministero della Salute. Il mancato aggiornamento del piano pandemico così come le autovalutazioni e le dichiarazioni false, da parte nostra sono sempre state oggetto di approfondimento e di divulgazione all’opinione pubblica”.

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