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Cronaca

Glamping di lusso in Alta Val Seriana: un sogno infranto dalla burocrazia (la lettera)

Glamping di lusso in Alta Val Seriana: un sogno infranto dalla burocrazia. “Non mi arrendo e sono pronto a dare battaglia per difendere il mio progetto e il mio diritto di lavorare e investire nella mia terra”

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Pubblichiamo la lettera di un imprenditore della Val Seriana titolare dell’agriturismo Fattoria della Felicità di Onore, che in questi anni ha visto infrangersi il sogno di realizzare un glamping di lusso nel parco della sua azienda agricola.

Glamping un sogno infranto, la lettera

Ci troviamo in Val Seriana, precisamente a Onore presso la Fattoria della Felicità, un’azienda agricola che alleva mucche, cavalli e asini, produce formaggi e conduce attività di fattoria didattica e agriturismo. Il titolare è Gusmini Stefano, medico veterinario. Nel 2008 apre la fattoria cercando di promuovere iniziative turistiche e sociali per diversificare l’attività agricola e invogliare altre persone a fermarsi in montagna a vivere e lavorare.

“La passione per la natura e l’imprenditoria agricola mi ha portato a investire tutte le mie risorse e quelle della mia famiglia in un progetto di glamping all’interno della mia fattoria. Il glamping, una forma di campeggio di lusso sempre più popolare, sembrava un modo ideale per diversificare l’attività agricola e promuovere il turismo sostenibile nella mia regione. Dopo mesi di pianificazione, ricerche e duro lavoro, sono finalmente riuscito a realizzare il mio sogno: due splendide tende geodetiche, complete di ogni comfort, immerse nel verde delle prealpi orobiche. Un vero e proprio angolo di paradiso dove gli ospiti avrebbero potuto godere della bellezza della natura senza rinunciare al lusso e al comfort”.

“Purtroppo, però, il mio sogno si è infranto contro un muro di burocrazia (e, a quanto pare, di interpretazioni creative delle leggi). Nonostante abbia seguito tutte le procedure e ottenuto i permessi necessari, la Regione Lombardia ha bloccato il mio progetto, negando l’autorizzazione all’utilizzo delle tende geodetiche”.

Un iter burocratico kafkiano

“L’iter burocratico è stato lungo e tortuoso. Il progetto, presentato da un architetto all’ufficio tecnico del comune, è stato sottoposto alla commissione paesaggistica. Dopo mesi di attesa, sono state richieste due varianti al progetto, con ulteriori mesi di attesa tra una richiesta e l’altra. Finalmente, dopo due anni, è arrivata l’approvazione e l’autorizzazione paesaggistica. A questo punto, il tutto è passato per l’approvazione della Regione Lombardia, che ha dato il suo nullaosta con silenzio assenso dopo 60 giorni. Il comune ha quindi emesso il permesso di costruire, ma a quel punto erano già passati tre anni da quando ho deciso di realizzare il glamping. I lavori sono iniziati, ma nel frattempo ho dovuto richiedere l’autorizzazione agli scarichi per i bagni, ottenuta solo dopo nove mesi. L’inverno ha costretto a sospendere i lavori fino alla primavera successiva. Finalmente, durante l’estate, sono riuscito a montare le strutture geodetiche. A quel punto, ho dovuto attendere l’elettricista e l’idraulico, oberati di lavoro per le scadenze legate ai contributi di ristrutturazione”.

Glamping: il diniego della Regione, una questione di “bulloni”

“Finalmente, a febbraio 2024, ho chiesto all’ufficio regionale di Bergamo di aggiornare il mio permesso per l’agricampeggio. Dopo tre mesi, ho ottenuto un sopralluogo del funzionario, che ha
espresso alcuni dubbi. Dopo altri tre mesi di silenzio, sono riuscito a ottenere un incontro in Regione Lombardia, presso la segreteria dell’assessore regionale all’agricoltura. All’incontro hanno partecipato numerosi funzionari regionali, un consigliere regionale, i rappresentanti di Coldiretti e Terranostra e i tecnici comunali che avevano approvato la pratica. Dopo due ore di colloqui, non si è giunti a nessuna conclusione. Solo un “le faremo sapere perché dobbiamo ragionarci su”.

“Ovviamente, nessuno si è fatto vivo per nove mesi. Ricevo comunicazione da parte di Regione Lombardia che le tende non si possono utilizzare. La motivazione è che, secondo l’interpretazione del funzionario, le tende geodetiche, essendo imbullonate, non rientrano nella definizione di “unità abitative mobili” previste dalla normativa sull’agricampeggio”.

Un danno economico e di immagine

“Questo diniego rappresenta un duro colpo non solo per me e la mia famiglia, ma anche per l’intera comunità locale. Il glamping avrebbe potuto creare nuovi posti di lavoro, attrarre turisti da tutto il mondo e valorizzare il nostro territorio.  Sembra che il consiglio regionale scriva le normative, ma alla fine siano i funzionari a interpretarle e decidere cosa si può fare e cosa no. Se il legislatore ha inserito “compresa la formula glamping” aveva intenzione di sviluppare un certo tipo di strutture e ospitalità, ma i funzionari non sembrano avere la stessa visione moderna e innovativa”.

Motivazioni “ufficiose” e timori di “gestione”

“Le motivazioni ufficiose, come spesso accade in questi casi, sono legate a timori di “sovraffollamento” e difficoltà di gestione. “Se autorizziamo una struttura, poi arrivano altri imprenditori che ne realizzano molte altre, che diventerebbero difficili da gestire”, sembra essere il ragionamento. Per questo, è più semplice negare la prima autorizzazione e tenere tutto com’è. La Lombardia, regione “all’avanguardia” con i freni a mano tirati Ma la Lombardia non era la regione delle eccellenze? All’avanguardia e il treno dell’economia italiana? Sembra piuttosto un treno con i freni tirati dai funzionari e dalla burocrazia, che fa tanto fumo e in cui è difficile fare qualunque iniziativa dall’inizio alla fine senza impiegare anni e trovare qualche intoppo burocratico”.

Un appello al coraggio e alla visione

“Se anche altri imprenditori seguissero il mio esempio e realizzassero strutture glamping per l’agricampeggio, cosa potrebbe succedere di così drammatico? Non stiamo certo realizzando condomini ecomostri che deturpano le nostre montagne. Anzi, potremmo realizzare alloggi per un turismo sostenibile, anche in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, visto che esiste una
notevole carenza di alloggi per l’affluenza prevista a tale evento”.

Coerenza tra convegni e azioni concrete

“Si fanno convegni sullo sviluppo sostenibile, sull’attrattività al turismo, sullo spopolamento delle montagne e gli stessi enti, ad opera di funzionari poco lungimiranti e distanti dalla realtà imprenditoriale, bloccano iniziative innovative per paura di dover gestire situazioni nuove.

La mia battaglia per il glamping (e per un futuro più semplice)

“Non mi arrendo e sono pronto a dare battaglia per difendere il mio progetto e il mio diritto di lavorare e investire nella mia terra. Mi auguro che la mia storia possa sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sulla necessità di semplificare le procedure burocratiche, di porre fine a interpretazioni creative e restrittive delle leggi e di sostenere le piccole imprese che investono nel turismo sostenibile e nella valorizzazione del territorio”.

 

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15 Commenti

1 Commento

  1. Fiorenzo

    11 Marzo 2025 at 15:26

    Regione Lombardia è uno dei peggiori enti di tutta Italia, sempre all’avanguardia con norme sempre più restrittive rispetto al resto d’Italia per dimostrare che siamo “avanti”!…Solo tra edilizia, circolazione veicoli ne abbiamo da vendere…
    Qua il problema sono delle tende, la ciclabile sospesa sul Garda invece?

    • Carzaniga Manuela

      13 Marzo 2025 at 9:13

      TANTO PER NN SENTIRSI REGIONI E COMUNI IN ITALIA DEVONO TARPARE LE ALI A PERSONE CHE HANNO DELLE OTTIME IDEE MA NN PORTEREBBERO SECONDO LORO DINDINI NELLE LORO CASSE…
      NE SO QUALCOSA QUANDO MIO PADRE APRI IL 1°PUB INGLESE A MILANO!!!LE FACCIO I MIEI PIUY SINCERI AUGURI E NN MOLLI!!!👍🖐️

  2. MAXB

    11 Marzo 2025 at 15:53

    Buongiorno, gentile Stefano, spiace leggere di vicende di questo tipo, soprattutto dove la gente tenta ingegnosamente di sopravvivere in montagna….. Ma la domanda è: DOVE SONO I GENI DEL TURISMO ALTERNATIVO E SOSTENIBILE E I PARLAMENTARI CHE FANNO INTERROGAZIONI INUTILI??
    Perchè non si prodigano per dare una mano a persone come queste ??
    Almeno provateci, o forse non va bene nemmeno questo ??
    Attendiamo fiduciosi….. ma senza speranze…
    Grazie, saluti…

  3. Tom

    11 Marzo 2025 at 18:26

    Pardon, ma il nome del consigliere regionale citato non é dato sapersi?
    Cioé non si può sapere chi sia…

    • Facchinetti Roberto

      12 Marzo 2025 at 20:09

      ci imbattiamo sovente con persone incompetenti e senza buon senso quando hai a che fare con uffici pubblici che dovrebbero risolvere i problemi invece te li creano.

  4. Heuo

    11 Marzo 2025 at 20:30

    come al solito gli imprenditori, ha iniziative progressiste sono visti come fumo negli occhi da burocrati incapaci che proprio perché sono dei falliti hanno il POSTO fisso nel pubblico, Checco Zalone insegna.

    • Fabrizio

      12 Marzo 2025 at 13:13

      quando in certi enti ci sono solo degli incapaci scalda sedie succedono queste cose alla faccia dello sviluppo turistico

  5. Davide Fusari

    12 Marzo 2025 at 4:25

    purtroppo siamo sempre più nelle mani di giovani laureati che non hanno mai lavorato e che sono convinti di poter insegnare a lavorare a gente con esperienza ventennale o più, faccio il manutentore elettrico e mi scontro aimé tutti i giorni con questa realtà. Sempre più nelle mani di gente saccente che non si rende conto di essere solo una spesa e che per “guadagnarsi” lo stipendio, fra virgolette non a caso, mette i bastoni fra le ruote a chi vuole guadagnarsi lo stipendio lavorando veramente, e che con il proprio lavoro crea guadagno alla propria azienda portando di conseguenza altro lavoro ed altri posti di lavoro. La sua esperienza mi ferisce e mi deprime, si rivolga anche ai media nazionali, potrebbe smuoversi qualcosa e potremmo prenderci una piccola vittoria contro queste persone, che hanno paura del lavoro e dello sporcarsi le mani, che ostacolano anziché promuovere, zavorra che fa perdere quota all’economia e che ci farà prima o poi precipitare, zavorra che dovremmo lasciar cadere se vogliamo tirarci su. Le auguro di uscirne vincitore, sarà una soddisfazione per me sapere che ce l’ha fatta.

  6. TIZIANO BRIGNOLI

    12 Marzo 2025 at 7:52

    paese di merda….nazione di merda e regione che ci fece “crepare”…..e ci fa crepare¡!!!!!!!!!!

  7. Rossana Borlini

    12 Marzo 2025 at 11:04

    semplicemente vergognoso, ecco perché la gente scappa all estero..abito anch’io in zona e potrei raccontare di due famiglie che per ristrutturare casa, e in un altro caso per costruirne una nuova hanno rinunciato…siamo in un meccanismo che ci stritola, complimenti a chi resiste!!

  8. Tiziana

    12 Marzo 2025 at 18:19

    io ho un agriturismo e ho la stessa problematica.
    Quando vuoi realizzare qualcosa di innovativo che ti permetta di lavorare sul tuo territorio.
    Devi mollare per sfinimento!!!!

    Perché in fondo tutti parlano di come aiutare la montagna e il turismo ma alla fine ci troviamo soli a combattere con la burocrazia.

    Pensando ma chi ce l”ha fatto fare.
    pur amando il territorio e la bellezza che ci circonda ogni giorno trovi qualcuno che vuole ostacolare la tua attività.
    perché in fondo agli altri non gliene frega nulla che tu vada bene…..

  9. Simonetta

    13 Marzo 2025 at 7:34

    È brutto a dirsi… Non le resta che rivolgersi al Gabibbo per creare un “disturbo” mediatico. Ormai è l’unico modo che abbiamo per poter difendere i nostri diritti. Non molli!

  10. Rossella

    13 Marzo 2025 at 8:17

    Buongiorno Signo Gusmini ho appena letto che,dopo tanto tempo ,fatica,e denaro la mera burocrazia sta’frenando la realizzazione del suo progetto che trovo assolutamente innovativo e utilissimo sia x Onore che x quelle persone interessate a trascorrere qualche giorno immersi nella bellezza delle nostre montagne.ONORE E FELICITÀ: parole che x alcuni hanno perso il senso importante del loro valore.Le auguro che riuscirà a realizzare il suo sogno che sono certa è condiviso da moltissime persone amanti della natura…buona giornata

  11. Rossella Buschi

    13 Marzo 2025 at 8:44

    Buongiorno signor Gusmini Stefano ho appena letto ciò che x mera burocrazia Le sta’ succedendo…sono molto dispiaciuta sapere che dopo aver dedicato molto tempo, lavoro e denaro.. coloro che dovrebbero approvare tale ingegnosità,impegno e innovazione che porterebbe lavoro ,nn solo a chi come lei si adopera x migliorare le cose dei nostri paesi di montagna, ma anche ai paesi stessi,si attaccano a cavilli,burocratici,bloccano progetti che hanno le carte in regola e in tentano di metterci in ginocchio ( nn per pregarli ,sia ben chiaro, ma x sfinimento.Nn ho altre parole se non che è una vergogna.Da semplice cittadina di montagna le auguro che possa vincere la sua battaglia e realizzare il suo sogno…ONORE( il paese) FELICITÀ ( il nome della sua azienda)Due parole il quale senso non dovrebbe farci dimenticare che con ONORE I NOSTRI NONNI E BISNONNI HANNO VISSUTO X POTER FARE IN MODO CHE LE FUTURE GENERAZIONI AVESSERO IL DIRITTO DI ESSERE FELICI( RACCOGLIENDO IL FRUTTO DELLE LORO FATICHE QUOTIDIANE)

  12. Roberto Poma

    13 Marzo 2025 at 19:35

    E’ anche b&b il vostro Agriturismo? Se si non capisci l’ostruzionismo a meno che qualcuno in zona con conoscenze politiche non faccia pressione,se non e’ b&b lo aggiunga nella licenza dell’ attivita’ e cosi potrebbe andare oltre i permessi regionali,tipo tar o anche piu giu’!

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