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Cronaca

LEGA NORD E MIGRANTI: WEEK END DI PRESIDI A BERGAMO E CASTIONE DELLA PRESOLANA

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Ancora una volta la Prefettura, ma anche una piazza di paese: sono questi i due luoghi dove nel week end andrà in scena una nuova protesta della Lega Nord, contro la gestione dell’accoglienza migranti da parte del Governo. Da una parte la Lega Nord provinciale fuori dal palazzo del Prefetto a Bergamo, come già fatto a giugno, dall’altra la sezione di Castione della Presolana schierata pacificamente in piazza Roma.

In alta Valle Seriana, l’arrivo di altri 21 richiedenti asilo in una struttura gestita dalla Caritas, ha destato il malcontento nella minoranza di Castione della Presolana che sabato 5 settembre dalle 21 a mezzanotte occuperà la piazza del paese per dimostrare il proprio dissenso nei confronti del Prefetto che aveva promesso che non avrebbe più mandato migranti a Castione della Presolana. 

E contro il Prefetto Francesca Ferrandino, ancora una volta manifesterà la Lega provinciale che ha organizzato un presidio no stop in via Tasso all’ingresso del palazzo prefettizio, dalle 10 di sabato 5 settembre alle 18 di domenica al quale parteciperanno parlamentari, consiglieri regionali e sindaci, oltre a tantissimi militanti e cittadini. 

“Vogliamo dire basta all’arroganza e alla mancanza di rispetto, e di parola, del prefetto Ferrandino verso le nostre comunità – dichiara Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord – e vogliamo denunciare, ancora una volta, il business che si nasconde all’accoglienza con affari d’oro per coloro che si occupano di ospitare i finti profughi. Ricordiamo che il bilancio dello Stato spende ormai quasi 2 miliardi di euro per dare vitto, alloggio, vestiti, corsi e perfino gite a decine di migliaia di finti profughi. Per questo invitiamo a fare un passaggio al presidio tutti i sindaci, anche non leghisti, che non sono disposti a svendere la coesione e la sicurezza della propria comunità per foraggiare il business dell’accoglienza, favorire l’invasione di clandestini e minare la sicurezza del proprio territorio”.

 

Nella foto: il presidio di giungo fuori dalla Prefettura

 

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