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Cultura

Arte e solidarietà: la Via Crucis di Anna Mottes nella chiesa di Shengjin in Albania

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Venerdì 28 aprile a Ponte Nossa la presentazione della Via Crucis in terracotta, destinata alla chiesa “Bergamasca” nel nord dell’Albania

Un’opera d’arte dal significato profondo, ma anche un testimone di fede che unisce due chiese sorelle. Viene presentata venerdì 28 aprile alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Ponte Nossa la “Via Crucis” realizzata interamente in terracotta dall’artista Anna Mottes. La serata, organizzata in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano ed il Gruppo Missionario di Ponte Nossa, presenterà una lettura iconografica delle quindici stazioni (alle quattordici stazioni si aggiunge un conclusivo “Noli me tangere”) accompagnata dalle letture scritte e lette da Omar Epis.

La collocazione finale del ciclo di opere, sarà la chiesa parrocchiale di Shenjin, situata nella diocesi di Lezhe nel nord dell’Albania, non lontano dalla città di Skutari. La chiesa è un “segno” donato dalla diocesi di Bergamo, nell’ambito di un progetto di solidarietà presentato dal Vescovo mons. Francesco Beschi in occasione della Quaresima 2014. Si tratta di un intervento che punta alla rinascita sociale e cristiana della terra d’Albania, per decenni legata alla dittatura. “Di fronte al risveglio e al ritorno ad una vita cristiana partecipata – indica la Diocesi nell’illustrare il progetto –  nasce l’esigenza di attrezzare la comunità di luoghi pastorali”.

La chiesa di Shenjin in Albania

A Shenjin opera dal 1996 una comunità di quattro religiose, le Figlie del Sacro Cuore di Gesù. Il progetto della chiesa ha comportato un investimento di oltre 500.000 euro, compresa la sistemazione del sagrato, dedicato all’Enciclica “Pacem in Terris”.

“Dall’esigenza di riportare in questi luoghi il messaggio di Cristo anche attraverso il mezzo visivo – scrive Alessandro Balduzzi nella presentazione dell’opera di Anna Mottes –  ha origine la riscoperta del passato cristiano dell’Albania, fonte di ispirazione per la reinterpretazione operata da Anna del retaggio bizantino-ortodosso nella sua forma espressiva più nota: l’icona. L’intrecciarsi di stilemi ortodossi e cattolici nell’opera si propone esso stesso come recupero del sincretismo religioso e della pacifica convivenza tra credenze differenti – e tra queste rientra l’Islam, in cui attualmente si riconosce l’ottanta per cento degli albanesi – che in queste terre hanno prosperato per secoli”.

La consacrazione della nuova chiesa di Shenjin si terrà nel prossimo mese di giugno, presente il Vescovo di Bergamo.

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