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Nuovo presepe in miniatura a Cerete, riviviamo le scorse edizioni – foto

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In attesa della nuova edizione del Presepe in miniatura allestito a Cerete Basso, riviviamo le scorse edizioni realizzate da più di 20 anni dagli “Amici del Presepio di Cerete”.

I volontari

Sarà inaugurato questo martedì sera alle 18.30 nella chiesa parrocchiale di Cerete Basso il nuovo Presepe in miniatura realizzato com’è consuetudine dagli “Amici del Presepio di Cerete”. Quest’anno la natività è dedicata ad un luogo sacro: ad essere riprodotta in scala la Rotonda di San Tomé, l’antica chiesa di Almenno San Bartolomeo.

Nelle scorse edizioni, protagonisti di queste sorprendete natività sono stati luoghi sacri della bergamasca, località montane e celebri piazze italiane. Dal 1991 un gruppo di volontari guidati da Fiorenzo Savoldelli realizzano ogni Natale un Presepe in scala che riproduce fedelmente un luogo della provincia di Bergamo o del resto d’Italia.

Dalla prima edizione, quando gli Amici del Presepio iniziarono l’avventura che continua ininterrottamente tutt’oggi, sono stati tanti gli ambienti riprodotti in ogni minimo dettaglio utilizzando i materiali originali per stupire e coinvolgere il pubblico: “Siamo partiti con i luoghi del nostro paese proponendo Cerete Basso negli anni ’30 e la tradizionale via dei Mulini, per poi scegliere delle ambientazioni legate all’attualità – spiega Savoldelli -, com’è stato nel 1997 con il terremoto in Umbria. Quell’anno, vista la circostanza, realizzammo il Presepe ambientato ad Assisi dove crollò la Basilica”.

La piazza di Siena

Da lì i presepi sono stati ricostruiti negli ambienti sacri della Val Seriana come la celebre Basilica di Clusone, il Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio e il Santuario di San Patrizio di Colzate. Ricostruita anche la Casa Natale di Papa Giovanni XXIII, in occasione della Beatificazione del Papa bergamasco. Non sono mancate le piazze celebri come quella di Gandino, di Gromo e Piazza Vecchia in Città Alta a Bergamo; fino alla stupefacente Piazza del Campo di Siena ricostruita con 30.000 mattoncini fatti a mano e con gli sbandieratori e l’ambientazione del Palio. Con i presepi di Cerete protagonista anche la montagna con il borgo di Maslana di Valbondione e la Val Taleggio, ma spazio ha trovato anche il mare con il suggestivo centro di Vernazza.

Vernazza

“La realizzazione ci tiene impegnati per tanti mesi dalla preparazione alla consegna – continua Savoldelli -. Ogni Presepe infatti viene esposto nella chiesa parrocchiale di Cerete Basso durante il periodo festivo e successivamente viene donato ad un’associazione del territorio dov’è stato ambientato così che da trovare uno spazio per l’esposizione permanente. I nostri presepi sono distribuiti in tutta Italia e anche in Spagna dov’è andato in dono alla comunità di Garriguella gemellata con il comune di Onore, il Presepe ambientato ad Assisi”.

La Basilica di Clusone

L’obiettivo dei volontari che spendono tanto tempo ed energie, è quello di far conoscere ai visitatori le bellezze di Bergamo e di Italia. Ogni anno sono migliaia le persone che raggiungo la parrocchiale di San Vincenzo Martire per ammirare l’opera realizzata in gran segreto dal gruppo. Tra di loro diverse maestranze che, chi per formazione, chi per passione, mettono in atto le loro abilità di falegname, modellista, fabbro e pittore. Le statuine, anch’esse realizzate tutte a mano, vengono prodotte da un gruppo di donne che si occupa sia di modellarle che di vestirle.

La serata più attesa è quella dell’inaugurazione che segue la recita di Natale dei bambini delle scuole primarie del paese: “Dopo la recita, che si svolge l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie – conclude Savoldelli -, tutta la comunità si reca in chiesa per ammirare il nuovo Presepe. Ogni anno cerchiamo di sorprendere, non con effetti speciali, ma con la cura e la passione che ci anima da più di 20 anni”. Il Presepe resta visitabile per tutte le Festività Natalizie fino alla domenica dopo l’Epifania (dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19) prima di essere donato alla comunità prescelta. L’intero ricavato viene dovuto alla parrocchia.

Gandino

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