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A Clusone un anno di sportello Alzheimer – il bilancio della Fondazione Sant’Andrea

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Il bilancio della Fondazione Sant’Andrea di Clusone dopo un anno di attività dello sportello Alzheimer.

La Fondazione Sant’Andrea

Era l’8 settembre 2017 quando presso la Fondazione Sant’Andrea onlus di Clusone veniva lanciato lo sportello Alzheimer, primo e unico in alta Val Seriana, che avrebbe aperto al pubblico il 20 settembre (leggi l’articolo qui). 

“Innanzitutto dobbiamo dire – spiegano dalla Fondazione -, per chi ancora non conoscesse il servizio, che si tratta di uno sportello completamente gratuito che ha come obiettivo quello di fornire un supporto psicologico alle famiglie nella gestione di problemi legati all’assistenza dell’anziano in difficoltà”.

In questi mesi di attività lo sportello ha effettuato un discreto numero di incontri: 50 sono i colloqui svolti e 13 sono le famiglie che si sono rivolte al servizio. “I numeri non sono elevati – continuano -: crediamo riflettano la difficoltà dei familiari (molto impegnati nell’assistenza) di avere del tempo per sé, ma anche la difficoltà di chi si trova in queste situazioni a chiedere aiuto o di ammettere di aver bisogno di supporto. Quindi siamo fiduciosi che, nel tempo, le persone inizino a conoscere sempre più lo sportello e a considerarlo un aiuto prezioso”. 

Lo sportello è aperto a: familiari o coloro che assistono persone con demenza e che conoscono già la diagnosi del loro caro ma anche a familiari che “sospettano” una demenza a causa di alcuni comportamenti o atteggiamenti strani dei  loro cari.

Ma quali risposte può dare lo sportello Alzheimer? “Nel caso di familiari che assistono persone con una demenza – proseguono gli addetti aia lavori -, si lavora per aiutare chi vive quotidianamente a contatto con il malato a diventare un curante esperto della relazione. Infatti, è grazie ad una studiata comunicazione e a degli accorgimenti strutturali e relazionali che alcuni disturbi comportamentali delle demenze possono essere gestiti e affrontati dal caregiver con una maggior percezione di efficacia. Inoltre, viene garantito un supporto emotivo, poiché spesso il familiare di riferimento nella cura delle demenze si sente solo e abbandonato, vive difficoltà nelle relazioni con gli altri familiari o si sente escluso dalla società. L’obiettivo è quello di accompagnare emotivamente i familiari in modo che non si sentano soli nel faticoso percorso di assistenza alla demenza. Nei casi in cui c’è un “sospetto” di demenza lo sportello indirizza le persone presso i vari servizi territoriali di diagnosi e di assistenza sanitaria, supporta la famiglia nella convivenza con la fase iniziale e intermedia della malattia ed offre un supporto emotivo legato alla difficile fase pre- diagnostica”.

Chi volesse usufruire del servizio può fissare un appuntamento (anche telefonico) chiamando il numero 0346/21078. 

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