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Cronaca

Pista ciclabile della Val Seriana, 2 milioni di investimenti

Pista ciclabile della Val Seriana, nei prossimi mesi verranno investiti 2 milioni di euro per sostituire ponti ed effettuare la manutenzione

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Dopo anni di incuria da parte delle istituzioni, la pista ciclabile della Val Seriana tornerà ad essere un fiore all’occhiello del territorio dalla primavera 2022: la Comunità Montana della Valle Seriana, ente realizzatore della pista, con la presidenza di Giampiero Calegari ha reperito importanti fondi sia per la manutenzione straordinaria, come la sostituzione dei ponti, sia per quella ordinaria. “Va precisato – spiega Calegari, in carica dall’agosto 2019 – che la situazione che abbiamo trovato era già parecchio deteriorata. La pista infatti ha quasi 15 anni e la realizzazione dei manufatti in legno e la scarsa manutenzione hanno fatto sì che si arrivasse alla situazione odierna con ponti chiusi e tratti degradati. Ci siamo da subito attivati e abbiamo commissionato uno studio che ha permesso di individuare i punti critici. Da lì è iniziato il reperimento dei fondi e al progettazione”.

2 milioni di euro per la pista ciclabile

“Oggi – continua Calegari – possiamo dire di aver a disposizione, grazie a fondi della Regione e del Bim, almeno 2 milioni di euro che entro la primavera prossima ci consentiranno di riavere una pista ciclabile bella e funzionale”. Oltre alla progettazione dei ponti e delle aree soggette a manutenzione questa è la fase dell’approvazione da parte dei Beni ambientali. Iter che può richiedere fino a 90 giorni.

“Si partirà con la sostituzione del ponte di Cene – continua Calegari – che dovrebbe tenersi a novembre. Seguirà quello di Vertova e poi tutti gli interventi di ripristino delle staccionate e di manutenzione ordinaria così da avere la pista ciclabile pronta per la primavera 2022“.

Proprio sulla manutenzione ordinaria sono tornati recentemente alcuni sindaci della media Valle Seriana, lamentando lo scarso interesse da parte di altri comuni e chiedendo chiarimenti alla Comunità Montana. Dal canto suo l’Ente ha ribadito ai comuni la responsabilità singola di svolgere tali lavori. “Visto com’è andata negli anni – conclude Calegari – va ammesso però che bisogna trovare un’altra formula di gestione della manutenzione ordinaria. Magari già dal prossimo anno con i fondi dei comuni ma con il coordinamento della Comunità Montana stessa”.

Gessica Costanzo

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