Furti nelle farmacie: la Polizia di Stato di Bergamo arresta i responsabili

A partire dallo scorso mese di luglio, la Polizia di Stato di Bergamo ha intrapreso un’attività investigativa volta ad identificare alcuni soggetti di origine sudamericana dediti alla commissione di furti di prodotti cosmetici e farmaci da banco all’interno di alcune farmacie cittadine.

Come si svolgevano i furti nelle farmacie di Bergamo

I furti sono stati messi a segno con un modus operandi ben consolidato, tipico di persone avvezze alla commissione di questa tipologia di reato commesso mediante atteggiamenti finalizzati a distrarre i dipendenti, con conseguente asportazione dei prodotti in modo repentino e immediato passaggio di consegna ad altri complici presenti all’interno delle farmacie stesse. Il gruppo in questo modo ha portato a termine 10 furti in farmacie della provincia di Bergamo e asportato materiale per un valore di diverse migliaia di euro.

Le indagini

Le indagini condotte per giungere alla loro identificazione – effettuate mediante visione delle immagini dei circuiti di video sorveglianza delle farmacie colpite e delle telecamere pubbliche installate sul territorio comunale, nonché con specifici servizi di appostamento e pedinamento – hanno consentito di ricostruire gli spostamenti degli autori dei furti. Identificati 2 donne e 3 uomini di nazionalità colombiana e venezuelana, maggiorenni, tutti irregolari sul territorio nazionale, gravitanti tra le provincie di Bergamo, Milano e Roma.

I predetti sono stati pertanto segnalati alla locale Autorità Giudiziaria e l’attività si è conclusa con la redazione di un’informativa finale compendiata alla locale Procura della Repubblica e successiva emissione, da parte del Tribunale – Ufficio del Gip di Bergamo, di un’Ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere.

Per tale motivo, nei giorni scorsi, la Squadra Mobile della Questura di Bergamo ha dato esecuzione alla misura cautelare in questione, traendo in arresto nelle provincie di Milano e Roma tre dei soggetti destinatari di misura. Sono ancora in corso le ricerche delle altre due donne responsabili dei medesimi reati, fuggite probabilmente in territorio estero.  

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