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Cronaca

Limite 30 km/h a Bergamo: è scontro Gori – Lega

Limite 30km/h. Frassini (Lega): “Gori annuncia che Bergamo si arriverà all’80 per cento a 30km all’ora? Il Pd si dimostra sordo alle richieste dei cittadini e al buon senso”

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Si è ben presto inserito anche Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, nel dibattito che anima la politica: quello del limite di 30km/h nei centri città. Tema attuale dopo la discussa scelta dal sindaco di Bologna Matteo Lepore. “I 30 all’ora in città non sono una bandiera ideologica – scrive Gori sui social -, ma una misura di buon senso, da applicare con buon senso là dove utile a garantire più sicurezza a chi si muove in auto, in bici o a piedi. A Bergamo la stiamo introducendo con gradualità, e arriveremo all’80% del reticolo viario (non quindi sulle strade principali), sollecitati dai residenti dei quartieri. Quel che Salvini non sa è che lo stanno facendo anche i sindaci del suo partito (Olbia e Treviso tra i primi). In ogni caso la decisione tocca ai Comuni, e non al ministro, proprio in virtù di quell’autonomia che a lui è tanto cara”.

Immediate le repliche soprattutto della Lega per un tema che fa discutere e tocca gran parte dei cittadini, com’è quello della mobilità.

Limite 30 a Bergamo: le repliche della Lega a Gori

“Le dichiarazioni del sindaco di Bergamo Giorgio Gori e del suo assessore alla mobilità mirano ad attaccare il ministro Salvini che a differenza di loro è dalla parte dei cittadini e del buonsenso” così la deputata bergamasca della Lega Rebecca Frassini interviene sulla polemica dei 30 all’ora nelle città, misura sostenuta dalla sinistra e che ha già sollevato proteste di automobilisti e cittadini.

“Non si possono bloccare le città per pura ideologia e Bologna, con le contestazioni che ha avuto, ne è un esempio lampante. – continua la parlamentare bergamasca – Bisognerebbe spiegare, inoltre,  agli esponenti del Pd che l’intervento del Ministro non va assolutamente contro il federalismo e l’autonomia dei Comuni. In questo caso il Ministero interviene se le scelte dei Comuni vanno contro il buonsenso e il bene della comunità. La Lega ribadisce ancora una volta che il limite dei 30 km orari può avere senso in aree sensibili dove ci sono scuole, asili, ospedali o zone a rischio incidenti per la sicurezza dei cittadini, ma non può essere un pretesto per bloccare le città”.

“L’intervento del ministro Salvini serve proprio a fare chiarezza e ad introdurre regole per tutti. Il Mit è già al lavoro e a breve arriverà una direttiva per semplificare il tema dei limiti di velocità. Ancora una volta la Lega si dimostra dalla parte dei cittadini, a differenza della sinistra che continua a non avere un contatto con la realtà. Il Pd si dimostra un partito senza programmi e pur di alzare la voce contro il Governo sta diventando il partito anti-auto senza rendersi conto di quale siano le esigenze reali di cittadini e lavoratori”.

“Visione ideologica del centro sinistra”

Aggiunge il consigliere del Comune di Bergamo Alberto Ribolla: “L’Assessore Zenoni afferma che “non si tratta solo di limiti, ma di un fatto culturale”. In sostanza, conferma la visione ideologica del centro sinistra, che vuole penalizzare i cittadini che lavorano solo per questioni ideologiche. Nessuno vuole negare la necessità che ci siano zone 30 nelle aree più delicate, ma questa visione di estendere praticamente a tutta la città una velocità ridotta significa non conoscere i bisogni dei cittadini, e penalizzarli fortemente”.

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