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Cronaca

La via della bellezza attraverso l’incoronazione, continua la mostra a Leffe

La mostra “Redimita Fuit Aurea Corona”, inaugurata il 1 marzo a Leffe, resterà aperta fino al 7 aprile

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La mostra “Redimita Fuit Aurea Corona” inaugurata venerdì 1° marzo, a Leffe
La mostra “Redimita Fuit Aurea Corona” inaugurata venerdì 1° marzo, a Leffe

Non delude le attese la mostra “Redimita Fuit Aurea Corona” inaugurata venerdì 1° marzo, a Leffe in un’ala della casa parrocchiale con l’esposizione straordinaria della corona d’oro della statua della Beata Vergine Addolorata.

«Leffe da sempre ha scelto la via della Bellezza» con queste parole Don Davide Rota Conti, direttore dell’ufficio per la pastorale della cultura della diocesi di Bergamo, ha introdotto il tema della mostra nella chiesa prepositurale di Leffe. Una bellezza che non è fine a sé stessa, ma incontra il senso più profondo della fede cristiana. Questo è stato sin dall’inizio l’obiettivo di un gruppo di giovani, coadiuvati dal sacrista Nicolò Martinelli, che negli ultimi mesi ha riscoperto il rito dell’incoronazione, per poi preparare un percorso espositivo da condividere con la comunità in occasione dei 65 anni da quel importante avvenimento.

Leffe: emozionante serata d’inaugurazione

Ad aprire la serata è stata l’esecuzione di alcuni brani, del trio d’archi “Gasparini”. Grazie dunque a Ettore Begnis al violino, Marco Lorenzi alla viola e Flavio Bombardieri al violoncello, le celebri note dello “Stabat Mater” di Pergolesi sono risuonate nella chiesa prepositurale. A dare inizio agli interventi è stato il saluto del prevosto di Leffe, Don Giuseppe Merlini, che ha ringraziato da subito il gruppo di lavoro per aver percepito l’esigenza di approfondire le tradizioni cristiane come aveva ribadito il vescovo Francesco Beschi nel suo recente pellegrinaggio pastorale. Il sindaco Marco Gallizioli ha sottolineato, poi, l’importanza della devozione che i leffesi hanno per la loro “Madonnina” e di come essa si riflette non solo nella vita religiosa, ma anche in quella civile della popolazione.

Un breve intervento di Don Davide, in seguito, ha regalato alle numerose persone presenti tre suggestioni: la scelta della via della bellezza, il legame di quest’ultima con la liturgia e la fede alla Addolorata della comunità. A catturare l’attenzione del pubblico, poi, è stata la visione di una straordinaria testimonianza audiovisiva originale proprio del memoriale giorno dell’incoronazione del 1959, accompagnata da “Aria sulla quarta corda” di Bach sempre eseguita dal trio Gasparini.

L’intervento di Silvio Tomasini, storico dell’arte e Conservatore del Museo Bernareggi che ha coordinato il progetto, infine, ha permesso ai presenti di compiere un breve viaggio nella storia della devozione alla Madonna legata alla Passione di Cristo. Partendo proprio dalla scultura dei Fantoni, la riflessione si è concentrata sulla centralità della Vergine Maria, sull’importanza del rito di incoronazione e sul senso che esso trova nell’epoca contemporanea. Arte e storia si sono intrecciati per riscoprire la memorabile celebrazione, i suoi protagonisti e gli oggetti liturgici utilizzati ed esposti in mostra. Uno spazio significativo della riflessione, infine, è stato dedicato alle motivazioni che hanno portato la Chiesa a dedicare il titolo di Regina alla Madonna. La Madre che con il Cristo morto sul grembo, si fa carico della sofferenza di molti che ancora oggi invocano la sua intercessione per la pace e la salvezza.

A corollario della serata, è stato possibile visitare la visita la mostra e autorità e visitatori hanno potuto ammirare a pochi centimetri di distanza la corona d’oro. Un vero e proprio “evento nell’evento” in quanto il capolavoro orafo di Nani e Breda, insieme all’aureola e al cuore, è stati esposti eccezionalmente per l’apertura. Al loro posto nelle prossime settimane ci saranno, tuttavia, le fedeli e altrettanto straordinarie riproduzioni d’argento sempre eseguite dallo stesso artista. Sotto al portico della casa parrocchiale, infine, si è tenuto un piccolo momento conviviale. 

La mostra resterà aperta fino al 7 aprile, tutti i week-end, tranne durante il triduo pasquale, il venerdì dalle 20.30 alle 22.30, il sabato dalle 15.00 alle 19.00 e la domenica dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

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