Cronaca
Un’altra vittima del Covid-19 tra i dipendenti dell’ex Bolognini, Giancarlo Roggerini è morto a 57 anni
Giancarlo Roggerini è morto a 57 anni: è il quarto dipendente dell’Azienda Sanitaria ex Bolognini a morire per Covid-19.
Giancarlo Roggerini è morto a 57 anni: era originario di Gorno ed era dipendente dell’Azienda Sanitaria ex Bolognini in qualità di coordinatore infermieristico del Presidio Territoriale Val Seriana Val Di Scalve.
E’ il quarto dipendete dell’ASST Bergamo Est, di cui fa parte l’ospedale di Alzano Lombardo da cui è partito il focolaio della Val Seriana, a perdere la vita per il Covid-19.
Prima di lui, in quello che sembra sempre più ad un bollettino di guerra, l’ostetrica Ivana Valoti di 58 anni, in servizio ad Alzano Lombardo fino a prima di ammalarsi (leggi qui); il dottor Marino Signori, classe 1958, responsabile del servizio di medicina del lavoro di tutta la Asst Bergamo Est (leggi qui) e Gennaro Leradi, 52enne impiegato negli uffici in amministrazione ad Alzano Lombardo fino a inizio marzo (leggi qui).
Il ricordo di Giancarlo
In molti, appresa la tragica notizia, hanno condiviso sui social un ricordo di Roggerini, stimato professionista e Alpino.
Questo il post apparso sulla pagina “Ordine delle professioni infermieristiche di Bergamo”: “Oggi ci ha lasciato Giancarlo Roggerini, il coordinatore infermieristico del Presidio Territoriale Val Seriana Val Di Scalve, anche lui purtroppo vittima del Covid 19. Molto competente era particolarmente apprezzato dalle ostetriche e dai medici dei consultori per la sua elevata professionalità e la sua dedizione al lavoro. Da non molto era diventato nonno. Ai familiari porgiamo le nostre più sentite condoglianze”.
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Fulvio
11 Aprile 2020 at 8:06
Una persona speciale, ottimismo,gentilezza,disponibilità con una competenza eccezionale erano nel suo DNA. Mi mancheranno le chiacchierate telefoniche e le giornate gioiose alle adunate degli Alpini. Ciao Roger
Chiara Sinopoli
23 Aprile 2020 at 19:41
Giancarlo Roggerini era uno studente molto pragmatico e mise subito la sua ansia di lavorare al Servizio di tutti.Timido o riservato,non lasciava trasparire,da giovane,molto di sè e ,quando lo incontrai in una struttura ospedaliera come operatore sanitario,
arrossì al punto da intimidirmi.Persona generosa e alàcre,precocemente sfuggito ai genitori e alla sua sposa Valeria con i figli,mi crea molto dolore saperlo preda di un virus inesorabile.La sua prof.dell’ITIS
Chiara Sinopoli