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Cronaca

Partorire in auto nel 2021: Scandella chiede di riaprire il punto nascita di Piario

Partorire in auto nel 2021: Scandella chiede alla giunta Fontana di riaprire il punto nascita dell’ospedale di Piario

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Partorire in auto nel 2021: la storia a lieto fine (per fortuna) che vi abbiamo raccontato ieri, è sì una storia di gioia e speranza ma è anche una storia che racconta di una scelta sbagliata da parte della politica che non è vicina alla montagna. I genitori della piccola Chiara infatti, una coppia di Ardesio, in alta Valle Seriana, si sono trovati ad affrontare un parto in macchina mentre si recavamo all’ospedale di Seriate (a 40 km) quando fino a poco meno di tre anni fa un efficiente e stimato punto nascita era attivo all’ospedale di Piario, a 10 minuti di strada.

Il consigliere regionale del PD Jacopo Scandella, a questo riguardo, torna a chiedere la riapertura proprio del punto nascite dell’ospedale M.O.A Locatelli di Piario e lo fa con una mozione all’assessora alla salute Letizia Moratti depositata il 17 marzo, due giorni prima di quanto accaduto a Nembro.

Chiudere Piario è stato sbagliato, ora va riaperto

“Per fortuna è andato tutto bene, ma la scelta della Giunta Fontana di chiudere il punto nascita di Piario si conferma sbagliata ogni volta che si mette a rischio la salute e il benessere di una donna e della sua famiglia. Piario serviva 44 comuni montani per una popolazione di 109mila abitanti, che ora, dopo che anche l’attività del punto nascita di Alzano è stata sospesa, hanno come punto nascite di riferimento il Bolognini di Seriate, che per alcuni è distante più di un’ora. Non mi sono mai rassegnato a quella decisione e tre giorni fa ho depositato una nuova mozione per chiedere alla giunta regionale, quindi alla nuova assessora Letizia Moratti, di riaprire il punto nascite di Piario e il servizio di pronto intervento pediatrico aperto 24 ore su 24, garantendo gli standard necessari di sicurezza. Mi auguro che sia discussa il prima possibile come è avvenuto per il punto nascite dell’ospedale di Iseo, su iniziative degli esponenti del centrodestra locale.

“Lo spopolamento della montagna – conclude Scandella – va combattuto su tutti i fronti, anche e soprattutto quello dei servizi per le giovani famiglie. Rispetto al 2018 c’è una grossa differenza, ci sono risorse economiche straordinarie che consentono di assumere nuovo personale e pianificare nuovi investimenti, per far sì che anche nei territori più periferici possano essere rispettati gli standard richiesti: è l’occasione per dimostrare che chi vive in montagna non è un cittadino di serie B.”

Gessica Costanzo

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2 Commenti

1 Commento

  1. 21 Marzo 2021 at 15:47

    E gli altri bergamaschi/e della Valle Seriana in regione Lombardia, cosa fanno sono li a sonnecchiare❓

    • Ernesto

      22 Marzo 2021 at 11:13

      Sanità allo sbando, montagna dimenticata, vaccini che alcuni 80enni di Ponte Nossa sono dovuti andare a fare a SAN GIOVANNI BIANCO (val brembana!!!) mentre altri cittadini seriani sono stati mandati a CHIUDUNO…. dove sono Franco e Anelli? Con quale bugia pensano di difendere questa maggioranza?

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